Mini Dossier sulla Vitamina C: Censura ai danni dell'umanità
Raccolta dati a cura di Ivan Ingrillì (presidente
de La Leva di Archimede) Cosa ci tengono nascosto? "La maggior parte della gente cade
vittima più facilmente di una grande bugia che per una piccola."
"La più grande bugia del
20° secolo, giunta oggi nel 21°, è che non si possono
curare o migliorare malattie infettive dei piu' svariati tipi con dosaggi
massicci di vitamina C." La rivendicazione di un medico di Toronto, trasmessa sul canale nazionale CBC TV, che proclama che la scarsità di evidenze scientifiche sull'attività anti virale della vitamina C non ha basi di fatto. Se non l'avete provato, non condannatelo. Le compagnie farmaceutiche, aiutate e sostenute dai media che non si dedicano alla ricerca, tengono il mondo all'oscuro, tanto che nessuno conosce gli studi e i lavori sull'attivita' anti virale e anti batterica della vitamina C effettuati da Frederick Klenner (MD), Linus Pauling (PhD), Archie Kalakerinos (MD) e Robert Cathcart (MD). Questi medici e scienziati, pionieri delle ricerche sulla vitamina C, hanno avvertito il mondo intero su quanto la nostra salute dipenda da questo nutriente essenziale. 1200 articoli pubblicati su riviste scientifiche
e giornali medici di tutto il mondo hanno dimostrato chiaramente che
molte malattie virali come la polio, l'epatite, le encefaliti sono state
uniformemente curate con successo con alti dosaggi di vitamina C intravenosa.
Assumendo bassi dosaggi di vitamina C per via orale si possono avere
pochi o addirittura nessun effetto, mentre alti dosaggi somministrati
direttamente nel sangue possono dimostrare effetti clinici che rasentano
l'incredibile. Alti dosaggi orali di vitamina C possono prevenire molte
infezioni, ma un dosaggio intranvenoso è spesso richiesto per
curare le infezioni già contratte. O per ignoranza o per una deliberata
"svista", i ricercatori medici si stanno concentrando sulla
causa virale della SARS nella speranza di sviluppare un vaccino - cosa
che potrebbe richiedere piu' di 6 mesi di tempo mentre la gente continuera'
a contrarre e a soccombere alla malattia. Anche nel caso che un vaccino
verrà sviluppato non ci sono garanzie che funzionerà.
Non ci sono neanche garanzie che non creerà, come succede con
gli altri vaccini, effetti collaterali che potrebbero essere peggiori
della malattia che avrebbe dovuto prevenire. Lo sviluppo di un vaccino
implica brevetti (proprietà intellettuale) e un giro incredibile
di soldi. Negli Stati Uniti, quando un nuovo vaccino viene immesso sul
mercato, può portare guadagni di un miliardo di dollari in piu'
all'anno per le compagnie come la Merck. La mente di questi ricercatori
impazzisce soltanto al pensiero che qualcosa di così economico
e già disponibile possa facilmente vincere un'infezione virale
così grave. La vitamina C ha stabilito una traccia record come straordinario agente antivirale per combattere raffredori e influenza, sia attraverso la prevenzione o la riduzione dei sintomi. Non importa se l'origine sia virale o batterica, che sia un influenza o la SARS che ora sta terrorizzando il mondo: qualunque epidemia uccide a causa dei radicali liberi generati durante il decorso della malattia. La maggior parte delle morti causate da questi radicali liberi possono essere prevenute attraverso la supplementazione di massicci dosaggi di ascorbati di vitamina C - questi sono dei sali minerali della vitamina C che tamponano l'acidità dell'acido ascorbico puro. [1] Quello che possiamo definire come "esempio classico" di medicina forense è accaduto in due ospedali (Fukuoa General e Taciara) nella regione di Osaka (Giappone) durante i primi anni '70. Il dottor Akira Murata del Laboratorio di Microbiologia Applicata dell'Università di Saga ha trovato che l'incidenza dell'epatite B era il 7% nei 150 pazienti che avevano ricevuto delle trasfusioni di sangue e che avevano ricevuto meno di 1500 milligrammi di vitamina C al giorno. Tra i 1095 pazienti che avevano ricevuto trasfusioni di sangue e che avevano preso 2000 milligrammi o più di vitamina C al giorno, non ci fù nessun caso di epatite. Di conseguenza la Vitamina C adesso viene somministrata di routine in entrambi gli ospedali e i pazienti operati e in terapia intensiva ricevono dai 6 ai 10 grammi di vitamina C al giorno diversi giorni prima di ricevere le trasfusioni e per diverse settimane successive. [2] Nella primavera del 2000, il sottoscritto ha affidato un giovane parente che soffriva di un grave caso di mononucleosi, ad un medico che gli somministrò 4 punture intravenose separate di vitamina C in forma di sodio ascorbato per altrettanti giorni. Il risultato fu drammatico. Il paziente recuperò completamente, acquisendo però un nuovo rispetto per la potenza curatrice della vitamina C. Secondo quanto dicono i membri del Collegio Americano per il progresso della medicina (Laguna Hills, California) se la malattia è sufficientemente grave sarebbe necessario trattarla con alte concentrazioni di sodio ascorbato intravenoso seguito, quando il paziente migliora, con dosaggi orali "di saturazione" di acido ascorbico o vitamina C tamponata, come l'ascorbato di calcio. In Canada ci sono diversi medici che conoscono questo protocollo e che hanno somministrato con successo vitamina C intravenosa per trattare infezioni batteriche e virali. Croft Woodruff [1] Fred R. Klenner, M.D., Reidsville, North Carolina; "The Treatment of Poliomyelitis and Other Virus Diseases with Vitamin C" SOUTHERN MEDICINE & SURGERY 209; July, 1949 - http://www.orthomed.com/polio.htm [2] (Murata, A. "Virucidal
activity of Vitamin C": Vitamin C for Prevention and Treatment
of Diseases. Proceedings of the First Inter-sectional Congress of the
International Association of Microbiological Societies, 1975, Volume
III, Tokyo University Press, Pp 432-442.)
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