Un
programma per i popoli della Terra
|
Sito web: www.dr-rath-foundation.org |
Dopo la sua campagna contro la
guerra in Iraq, l'opinione pubblica araba è interessata a sapere
qualcosa di più su di lei. Ci può dare informazioni sulle
sue scoperte?
Prima di tutto vorrei sottolineare il fatto che sono un medico, uno
scienziato ma soprattutto un essere umano, un abitante del nostro pianeta
che desidera mantenere intatta la terra, non lasciando che venga ridotta
in cenere da una terza guerra mondiale.
Come dottore e scienziato ho avuto il privilegio di dare il mio contributo
in diversi campi, che credo permetteranno al genere umano di costruire
un mondo più sano e spero più pacifico. Le mie scoperte
nel campo della prevenzione naturale e nella cura delle cardiopatie
ci permetteranno di debellare per questa generazione e quelle future
l'infarto, l'ictus, l'alta pressione sanguigna, l'insufficienza cardiaca,
il battito cardiaco irregolare e molte altre condizioni correlate.
Il secondo contributo che ho reso all'umanità è stato
di denunciare l'industria farmaceutica come la più grande industria
per investimenti del mondo, mirante a mantenere e promuovere uno dei
più grandi complotti fraudolenti e ingannevoli della storia dell'umanità.
Mentre le pubblicità promettono la "salute" il vero
mercato di questa industria per investimenti è l'esistenza e
l'espansione della malattia. La prevenzione, la cura delle cause alla
radice e il debellamento delle malattie costituiscono una minaccia al
business farmaceutico degli investimenti sulle malattie e sono perciò
avversati dal cosiddetto cartello farmaceutico. In una presentazione
pubblica nel giugno 1997 ho espresso per la prima volta la mia disincantata
analisi secondo cui la stessa industria che rivendica il monopolio della
"cura della salute" mondiale è allo stesso tempo il
più grande ostacolo alla possibilità che i popoli del
mondo vivano una vita sana.
Il terzo risultato che considero degno di nota è il fatto di
essere riuscito a diffondere su scala mondiale queste informazioni e
analisi in grado di salvare molte vite umane. Questo ha rappresentato
una tale minaccia per il multimiliardario gruppo d'investimento che
esso sta cercando di cementare la sua morsa globale sulla popolazione
mondiale con l'aiuto di una task force legale, attraverso leggi protezioniste
e l'abbandono dei diritti civili.
L'alibi per questa strategia è la cosiddetta "guerra al
terrorismo". Questa guerra contro il "terrorismo" non
è una guerra reale. È stata strategicamente sviluppata
e realizzata per creare uno stato di paura e intimidazione globale tali
da permettere l'implementazione di misure legali drastiche non solo
in America, ma in tutto il mondo.
I miei più stretti collaboratori hanno previsto questi sviluppi
più di dieci anni fa. A quel tempo il due volte premio Nobel
Linus Pauling affermò: "Le vostre scoperte sono così
importanti da minacciare interi settori industriali. Un giorno potranno
esserci perfino delle guerre per impedire che le vostre conquiste vengano
diffusamente accettate".
Lei si è
laureato in medicina e ha lavorato come medico e ricercatore; cosa l'ha
spinta verso la ricerca nel campo delle terapie naturali?
Ho iniziato a lavorare nel campo della ricerca convenzionale sulle cause
delle cardiopatie. A quel tempo si pensava che l'alto livello di colesterolo
fosse il principale fattore scatenante degli infarti e degli ictus.
A causa dell'influenza dei produttori di farmaci per l'abbassamento
del colesterolo, ai medici fu detto che gli alti livelli di colesterolo
danneggiano le pareti dei vasi sanguigni, dapprima rendendole più
spesse e infine bloccandole, causando attacchi cardiaci e ictus. Oggi
sappiamo che questa era solo un'operazione di marketing dell'industria
farmaceutica. Se il colesterolo alto danneggiasse le pareti dei vasi
sanguigni questo avverrebbe in tutto il sistema circolatorio, che si
bloccherebbe in tutto il corpo e non solo nel cuore o nel cervello.
In altre parole, subiremmo anche infarti al naso, alle orecchie, alle
ginocchia, ai gomiti, alle dita e in tutti gli altri organi, cosa che,
chiaramente, non avviene.
Successivamente ho scoperto che le cardiopatie sono essenzialmente sconosciute
nel mondo animale, mentre fra gli esseri umani sono una delle principali
cause di decesso. La scoperta successiva fu una conquista per la medicina
naturale in tutto il mondo. Gli animali producono nel loro organismo
la vitamina C, necessaria a produrre le molecole di collagene che rafforzano
il nostro corpo e il sistema di vasi sanguigni. Quanto maggiore è
la quantità di vitamina C, tanto più è presente
il collagene; quanto più sono stabili le pareti dei vasi sanguigni
tanto meno si verificano gli infarti. Gli animali subiscono raramente
attacchi cardiaci perché il loro organismo produce quantità
sufficienti di vitamina C. Noi esseri umani non riusciamo a produrre
neanche una molecola di questa vitamina e spesso non assumiamo sufficienti
quantità di vitamine attraverso il cibo, esponendo il sistema
vascolare a debolezza e allo sviluppo di depositi. Questi depositi si
sviluppano principalmente in aree in cui i vasi sanguigni sono più
esposti a stress meccanico, come le arterie coronariche.
Questa serie di scoperte è importante non solo in quanto spiega
perché gli animali non sono soggetti a infarti e gli esseri umani
sì, ma anche il motivo per cui subiamo attacchi al cuore e non,
per esempio, al naso. Nel frattempo queste fondamentali scoperte sono
state confermate dai dati delle ricerche e dagli studi clinici, fugando
ogni dubbio.
Dunque, le scoperte scientifiche che in cui mi sono imbattuto sono state
la causa principale del mio passaggio dalla ricerca convenzionale a
quella delle molecole più efficaci nel prevenire e curare le
malattie di oggi: molecole che sono prodotte dalla natura stessa e sono
necessarie per il funzionamento ottimale delle cellule.
Molti dei
suoi saggi sono stati pubblicati su riviste scientifiche. Qual è
stato il centro focale della sua ricerca?
La scoperta della natura delle cardiopatie, che causano gli infarti
e gli ictus, è stato solo l'inizio. Una volta compreso che le
vitamine, i minerali, alcuni aminoacidi e gli elementi traccia sono
necessari come "carburante" biologico per milioni di cellule
del nostro corpo è diventato evidente che, se attraverso l'applicazione
di queste scoperte potevano essere prevenute le malattie alle arterie
coronariche e gli infarti, la stessa cosa poteva succedere anche con
molte altre malattie di oggi. Negli ultimi anni, il mio istituto di
ricerca, in collaborazione con scienziati e dottori di tutto il mondo,
ha verificato al di là di ogni dubbio che le seguenti malattie
sono causate principalmente da carenze protratte di questi micronutrienti
(vitamine, minerali, ecc.). Con l'assunzione di una quantità
ottimale di questi micronutrienti attraverso l'alimentazione o sotto
la forma di integratori si possono ampiamente prevenire le seguenti
condizioni: alta pressione sanguigna (causata dalla mancanza a lungo
termine di micronutrienti in milioni di cellule delle pareti dei vasi
sanguigni), insufficienza cardiaca (carenza di micronutrienti in milioni
di cellule del cuore), battito cardiaco irregolare, problemi circolatori
di natura diabetica e altro.
Un'altra importante scoperta riguarda il modo naturale di impedire alle
cellule tumorali di diffondersi nel corpo. Alcuni anni fa avevo pubblicato
l'informativa che tutte le cellule tumorali, a prescindere dal tipo
di cancro e dall'organo in cui esso ha inizio, si diffondono nello stesso
modo. Usano delle cosiddette "forbici biologiche" (enzimi)
che sono in grado di tagliare le molecole di tessuto (collagene) del
nostro corpo. Quanto più il tipo di cancro è aggressivo,
tanto più produce enzimi che distruggono il collagene.
Questa eccessiva produzione di enzimi che può distruggere i tessuti
può essere rallentata o interamente bloccata in modo naturale,
usando gli aminoacidi lisina e prolina, in combinazione con vitamina
C e altri micronutrienti. Recentemente il nostro istituto di ricerca
ha scoperto che tutti i tipi di cellule cancerose studiate possono essere
arrestati attraverso la sinergia di questi nutrienti in grado di bloccare
l'azione degli enzimi. In Europa e in America ci sono già decine
di migliaia di malati di cancro che si servono di questo modo naturale
di prevenire e curare la malattia. Centinaia di essi sono già
guariti. Questo è ancora più importante se consideriamo
che finora la medicina convenzionale ha considerato il cancro una sentenza
di morte. Noi abbiamo attentamente seguito molti malati di cancro osservando
ai raggi x i loro polmoni o le ossa prima e dopo questa terapia naturale.
Potete consultare la documentazione di questi successi sul sito web
della nostra Fondazione: www.dr-rath-health-foundation.org.
Perciò mi trovo nella posizione privilegiata di aver contribuito
al controllo di alcune delle più diffuse malattie moderne. La
sola domanda che rimane è: perché queste informazioni
non sono state diffuse immediatamente in tutto il mondo? Per rispondere
a queste domande dobbiamo parlare ancora del business degli investimenti
farmaceutici, che combatte attivamente qualsiasi conquista che permetta
il debellamento del mercato mondiale della malattia.
Lei è
il fondatore di un nuovo concetto di medicina: la "medicina cellulare".
Può spiegare cos'è la medicina cellulare e quali sono
i vantaggi della sua implementazione?
Oggi la medicina è divisa in discipline diverse in base agli
organi del corpo. La cardiologia si occupa del cuore, la gastroenterologia
dell'intestino, l'ortopedia delle ossa. Questo approccio mirato agli
organi non tiene conto del fatto che la salute e la malattia non sono
determinate a livello di organi, ma a livello dei milioni di cellule
che costituiscono gli organi e il corpo umano. La causa più importante
del malfunzionamento delle cellule e infine della malattia è
la mancanza di bioenergia a livello cellulare. Le più importanti
molecole bioenergetiche necessarie per il funzionamento ottimale delle
cellule sono quelle biocatalizzatrici, piccole molecole che accelerano
le reazioni chimiche di queste cellule. Le più importanti fra
queste molecole naturali sono le vitamine, i minerali, gli elementi
traccia e taluni aminoacidi. La medicina cellulare è una nuova
branca della medicina che applica questo sapere alla prevenzione e alla
cura delle più comuni malattie di oggi. Nel nostro istituto di
ricerca di medicina cellulare continuiamo a investigare sulle specifiche
necessità di questi micronutrienti per prevenire e correggere
malattie specifiche, come le cardiopatie, il tumore e le malattie infettive.
Appare chiaro che la medicina del ventunesimo secolo sfrutterà
il sapere su scala globale, permettendo all'umanità di liberarsi
dalle più diffuse malattie di oggi, tra cui le cardiopatie e
il cancro. Non c'è tempo da perdere: chiunque comprende questo
principio anche senza una laurea in medicina. Ogni professionista del
settore sanitario, ogni politico responsabile della salute del suo popolo
dovrebbe approfondire immediatamente la conoscenza di questi fatti e
sviluppare programmi sanitari nazionali a partire da questa consapevolezza.
Perché
ritiene che la cura e il controllo naturale siano migliori e più
efficaci del tradizionale trattamento farmaceutico?
L'industria farmaceutica è un'industria per investimenti. Per
sua natura non può e non vuole produrre medicine che possano
prevenire debellare le malattie, perché ciò eliminerebbe
le malattie in quanto mercato per l'uso continuato di queste medicine.
Questo fatto è difficile da comprendere e ancora più duro
da accettare. Ma è la verità e tutti dovrebbero saperlo.
Di conseguenza, l'80% dei prodotti farmaceutici attualmente sul mercato
non è di provata efficacia, ma si limita a nascondere i sintomi.
Come diretta conseguenza di ciò, le più diffuse malattie
di oggi come le cardiopatie, il cancro, l'AIDS e molte altre non vengono
contenute, ma piuttosto continuano a diffondersi benché siano
disponibili alternative efficaci, non brevettabili.
Gli studenti di biologia e biochimica di tutto il mondo studiano il
ruolo dei micronutrienti per il funzionamento ottimale delle cellule.
Purtroppo, l'industria farmaceutica ha un tale controllo sulla formazione
medica di tutto il mondo che fino ad ora questi risultati scientifici
non sono stati applicati alla risoluzione di problemi clinici. Le precondizioni
affinché il mondo possa godere dei vantaggi delle cure naturali
sono l'accettazione dei nuovi risultati e la rimozione delle barriere
artificiali nel campo medico, economicamente motivate dal business degli
investimenti farmaceutici nella malattia.
Il due volte
premio Nobel Dr. Linus Pauling ha definito i suoi risultati significativi.
Perché?
Linus Pauling è stato l'unico scienziato ad aver ricevuto due
premi Nobel non in condivisione. Il primo premio Nobel gli fu conferito
per la Chimica e il secondo per la Pace, per il suo impegno nella realizzazione
del primo accordo sul disarmo, il bando parziale dei test nucleare nel
1963. Linus Pauling è stato un gigante della scienza nel ventesimo
secolo. Ha risolto la struttura molecolare di innumerevoli molecole
organiche e inorganiche. È stato il primo a scoprire le proprietà
strutturali delle proteine (alfa-elica) e la prima malattia genetica
(anemia falciforme).
Ho conosciuto Linus Pauling più di vent'anni fa, quando ero portavoce
degli studenti di medicina in Germania e nel consiglio dell'associazione
studenti di medicina dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
(OMS). Ma la nostra frequentazione a quel tempo non era basata principalmente
sulla scienza, quanto piuttosto sul nostro comune interesse a lavorare
per la pace e il disarmo nucleare.
Anni dopo, la mia ricerca nel campo della salute cardiovascolare mi
portò a riconoscere l'importanza del ruolo delle vitamine e discussi
con lui di queste scoperte. Pauling riconobbe immediatamente l'importanza
di questa scoperta e mi invitò a diventare il primo direttore
della ricerca cardiovascolare nel suo istituto in California.
Linus Pauling ed io eravamo più che colleghi. Avevamo in comune
una visione del mondo più sano e più pacifico. Pertanto,
non è sorprendente che poco prima della sua morte, Pauling abbia
affermato che senza dubbio mi considerava come il suo successore.
Come ha reagito
la comunità scientifica tradizionale al suo lavoro e alle sue
ricerche?
Le nuove scoperte attraversano tre fasi. Prima vengono messe in ridicolo,
poi vengono duramente combattute e infine accettate come ovvie. Le mie
scoperte nel campo della salute cardiovascolare e del cancro non fanno
eccezione. In una comunità medica che considera interventi meccanici
quali le operazioni di bypass e il catetere a pallone (angioplastica)
come le "soluzioni" all'epidemia cardiovascolare e la radioterapia
a la chemioterapia come le "soluzioni" al cancro, la possibilità
di una prevenzione naturale, sicura ed economica e il controllo di questi
problemi sanitari è stato niente di meno che una rivoluzione.
Nel campo della salute cardiovascolare ci sono voluti più di
10 anni dalla pubblicazione del mio famoso saggio scientifico "Soluzione
all'enigma della malattia cardiovascolare" per raggiungere un punto
di svolta nella sua accettazione. Ma alla fine questo è avvenuto,
il 4 maggio 2002. La Stanford University, una delle principali scuole
mediche del mondo, mi invitò a presentare questa scoperta al
loro simposio organizzate dalla facoltà di medicina. Questo invito
rifletteva la crescente accettazione da parte del pubblico della nostra
scoperta della cardiopatia come forma precoce dello scorbuto, la malattia
dei marinai.
Questa presentazione metteva in luce per la prima volta, in un'istituzione
medica prestigiosa che è stata utilizzata per più di un
secolo dal cartello farmaceutico, alcune delle principali domande irrisolte
della cardiologia: "Perché gli animali non sono soggetti
ad attacco cardiaco e gli uomini sì". Perché subiamo
attacchi di cuore e non al naso, perché soffriamo di indurimento
delle arterie (arteriosclerosi) ma non delle vene. La "venosclerosi",
infatti, è sconosciuta. L'intera presentazione è documentata
sul sito della nostra Fondazione.
In modo simile, nel campo del cancro passarono circa 10 anni prima che
la pubblicazione della mia scoperta dell'arresto naturale del cancro
attraverso l'applicazione di lisina e altri micronutrienti fosse presentata
ufficialmente. L'8 marzo 2002 questa scoperta fu annunciata a tutta
pagina nel più grande giornale del mondo, USA Today. Si è
diffusa alla velocità della luce e molte istituzioni stanno utilizzando
questa conoscenza.
Mentre non ho incontrato opposizione sul piano scientifico, l'opposizione
dell'industria farmaceutica è stata feroce. Negli ultimi cinque
anni la loro principale strategia è stata volta a rendere fuorilegge
la diffusione di queste scoperte naturali, non brevettabili, nel campo
sanitario per proteggere i loro investimenti mondiali multimiliardari
nel settore della malattia.
Qual è
stato l'impatto dei suoi libri sull'industria farmaceutica?
Nel mio libro "Perché gli animali non sono soggetti ad attacco
cardiaco e gli uomini sì" ho elencato per la prima volta
le "leggi dell'industria farmaceutica". Queste leggi connotano
il business farmaceutico con la malattia come un'industria finalizzata
agli investimenti e non alla salute. Queste leggi svelano il principio
di brevettabilità come un principio che fa deviare le direzioni
della ricerca verso il guadagno e non a dare una risposta ai bisogni
sanitari dei popoli del mondo. Questo libro accusava apertamente l'industria
farmaceutica per la morte prematura di centinaia di milioni di persone
in tutto il mondo negli scorsi decenni e per la rovina finanziaria di
intere economie. Lo smascheramento della più grande industria
per investimenti del mondo come un progetto fraudolento multimiliardario
è stato un atto coraggioso. Quando, per la prima volta della
storia, ho detto apertamente queste cose ad una platea di 3500 persone
in Germania, nel mio discorso del 21 giugno 1997, l'effetto si è
fatto sentire in tutto il mondo.
La sola ragione per cui l'industria farmaceutica non si è vendicata
contro di me è perché ho collegato questo "business
della malattia" senza scrupoli con il più grande crimine
contro l'umanità commesso nel XX secolo: il genocidio durante
la seconda guerra mondiale. È storicamente dimostrato che il
più grande cartello petrolchimico e farmaceutico d'Europa finanziò
l'ascesa di Hitler al potere 70 anni fa. La seconda guerra mondiale
fu principalmente una guerra per la conquista delle risorse naturali
nell'Europa dell'est e in Asia.
Il Tribunale militare di Norimberga nel 1946/47 stabilì che la
seconda guerra mondiale non sarebbe stata possibile senza questo cartello
petrolchimico chiamato I.G. Farben. In conseguenza della sentenza emessa
dal tribunale, la I.G. Farben fu divisa in Bayer, BASF e Hoechst e alcuni
dei suoi dirigenti furono condannati per aver iniziato una guerra contraria
al diritto internazionale, genocidio, sfruttamento e saccheggio di proprietà
pubblica e privata in paesi stranieri e altri crimini contro l'umanità.
La storia degli antefatti aziendali dietro la seconda guerra mondiale
è documentata da un libro di Joseph Borkin "The Crime and
Punishment of IG Farben" (Delitto e castigo della I.G. Farben),
che è presente sul sito della nostra Fondazione.
Così, fin dall'inizio della mia strategia di smascheramento,
l'industria farmaceutica si è messa sulla difensiva, e non è
un caso che non abbiano mai cercato di vendicarsi o di querelarmi per
diffamazione. Nel frattempo, i miei sforzi decennali per smascherare
l'industria farmaceutica come un'organizzazione fraudolenta da molti
miliardi di dollari sono stati coronati da un grande articolo nella
più grande rivista settimanale d'Europa, "Der Spiegel".
L'articolo accusa apertamente l'industria farmaceutica di frode e inganno,
di mettere a rischio la vita delle persone, danneggiare le economie
dei paesi per miliardi di dollari e molte altre attività che
io avevo denunciato negli anni precedenti. Sono passati 5 anni tra il
mio primo discorso pubblico contro il business farmaceutico della malattia
e la grande copertura dei media che ora conferma questi fatti. La cosa
non sorprende, in quanto questo articolo conferma anche che l'industria
farmaceutica è strettamente collegata con i più grandi
decisori politici del mondo. Rivela anche che tuttora, se un governo
vuole agire contro il business farmaceutico della malattia, le ambasciate
americane intervengono direttamente a favore del governo USA!
Io sono lieto di essere un pioniere non solo nel campo della medicina
naturale, ma anche nello smascherare il business farmaceutico della
malattia. L'articolo in "Der Spiegel" del 31 marzo 2003 è
il primo tassello del domino che farà crollare le mura dell'industria
farmaceutica in un futuro non troppo lontano. Altri media seguiranno.
E questa è una cosa positiva. È semplicemente assurdo
che la salute di milioni di persone e le economie dei paesi del mondo
siano sacrificati per un pugno di investitori che si rinnovano costantemente
dando sostegno a politici senza scrupoli, comprese le attuali amministrazioni
degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, allo scopo di mantenere artificialmente
questa frode multimiliardaria sul nostro pianeta.
I suoi libri
sono reperibili in tutto il mondo?
I miei libri sono stati tradotti in più di 10 lingue e sono disponibili
nella maggior parte delle lingue in formato cartaceo. Sono disponibili
anche in formato elettronico sul nostro sito, così che chiunque
sia interessato può leggerli lì. Stiamo moltiplicando
gli sforzi per continuare a diffondere queste informazioni salvavita
per milioni di persone, compresa la prevenzione naturale e la terapia
per le cardiopatie, il cancro e altri problemi clinici diffusi.
Queste informazioni sono di tale importanza che dovrebbero essere diffuse
immediatamente in tutto il mondo. Siamo grati a qualsiasi giornale,
stazione radiofonica, canale televisivo e altri media che, comprendendo
l'importanza di questo messaggio, contribuiscano a diffonderlo. I libri
più importanti sono tre. Il primo è "Why Animals
Don't Get Heart Attack – But People Do" (Perché gli
animali non sono soggetti ad attacco cardiaco e gli uomini sì),
che descrive le scoperte su infarto, ictus, alta pressione sanguigna,
insufficienza cardiaca, battito cardiaco irregolare e altri problemi
cardiovascolari. Il secondo è "Cancer" (Cancro), che
descrive le scoperte nel controllo naturale del cancro. Questo libro
spiega per la prima volta che il cancro non è più una
sentenza di morte. Il terzo libro che ho scritto è una documentazione
della mia decennale battaglia contro il cartello farmaceutico. Il suo
titolo è "In The Name Of Mankind" (In nome dell'Umanità).
Perché
non abbiamo sentito parlare in precedenza di queste scoperte?
La risposta è ovvia. L'industria farmaceutica non si è
sviluppata in modo naturale. È stata creata artificialmente da
investitori che, per arricchirsi con le malattie, hanno dovuto impedire
la diffusione mondiale di cure mediche naturali, non brevettabili.
All'inizio del XX secolo il gruppo Rockefeller controllava già
la maggior parte del business del petrolio negli Stati Uniti e in molti
altri paesi. Basandosi su ricavi per miliardi di dollari, questo gruppo
d'investimento ha definito un nuovo mercato: il corpo umano. I profitti
o utili sul capitale investito dipendevano dalla brevettabilità
dei farmaci inventati. I miliardi di dollari di profitti di questa nuova
industria per investimenti furono utilizzati per convertire sistematicamente
la medicina in un affare di investimenti manovrato a livello farmaceutico.
Nel giro di poche decine di anni, la medicina fu controllata da questi
gruppi d'interesse attraverso la loro influenza nelle scuole mediche,
nei mass media e nella politica.
Uno dei principali problemi affrontati da quest'industria è stata
la concorrenza con i prodotti sanitari naturali. Fra il 1920 e il 1935
furono scoperte la maggior parte delle vitamine e nutrienti naturali
necessari per un metabolismo cellulare ottimale. Al mondo scientifico
apparve chiaro che senza queste molecole essenziali per il metabolismo
cellulare, le cellule non avrebbero funzionato adeguatamente, dando
origine a malattie.
Gli strateghi degli investimenti farmaceutici se ne sono resi conto
e si sono lanciati in una campagna globale per impedire che queste informazioni
salvavita divenissero disponibili per le persone di tutto il mondo.
Ma il mettere sotto silenzio queste informazioni è stato solo
il primo passo. Fra le misure strategiche adottate per la costruzione
di questo piano affaristico farmaceutico truffaldino c'è stato
il gettare discredito sulle informazioni sanitarie riguardo a queste
terapie naturali, non brevettabili e infine la messa al bando di qualsiasi
iniziativa preventiva e terapeutica relativa alle terapie naturali.
Tutte queste misure avevano un solo scopo: mettere al sicuro l'industria
farmaceutica per investimenti, basata su medicinali brevettabili che
semplicemente mascherano i sintomi, dalle terapie naturali non brevettabili,
che sono essenziali per mantenere la salute cellulare. In totale contrasto,
le prove scientifiche sulle molecole naturali, essenziali per le funzioni
basilari delle cellule e descritte nei testi di biologia, divennero
una questione di vita o di morte per questo business. Se si possono
impedire le malattie ottimizzando la salute cellulare, l'intero business
degli investimenti sulle malattie è minacciato. Se una malattia
viene prevenuta o debellata, semplicemente non rappresenta più
un mercato.
È particolarmente importante riflettere sull'influenza dell'industria
farmaceutica sulla professione medica. Attraverso la fondazione di scuole
mediche private negli Stati Uniti, compresa le università della
cosiddetta "Ivy League" come Harvard, Yale, Mayo Clinic e
altre, l'industria farmaceutica ha puramente e semplicemente acquistato
l'opinione medica nel mondo. A velocità crescente, l'insegnamento
delle terapie mediche si è concentrato sui farmaci di sintesi
mentre le terapie naturali sono state praticamente messe al bando come
"superate".
Quasi nessuno fra i laureati usciti dalle scuole mediche negli ultimi
decenni ha imparato che il primo premio Nobel per il ruolo della vitamina
C nel metabolismo cellulare è stato assegnato nel 1937. Così,
in più di cinquant'anni, generazioni intere di medici (milioni,
in tutto il mondo) sono uscite dall'università senza alcuna conoscenza
del ruolo salvavita e dei benefici per la salute delle vitamine, dei
minerali e degli elementi traccia.
Chiunque può comprendere le devastanti conseguenze di questa
strategia di investimenti sulla salute umana osservando i seguenti fatti.
Quasi nessuno fra i 6 miliardi di esseri umani che vivono sulla terra
sa che il corpo umano non produce vitamina C. Oggi è provato
scientificamente che la stessa molecola delle vitamine (in grado di
proteggere le arterie dallo scorbuto, la "malattia dei marinai")
è anche il fattore principale di prevenzione dall'infarto, dall'ictus
e da altri problemi cardiovascolari. Pertanto, la semplice messa al
bando di queste conoscenze salvavita da parte della professione medica
per gli interessi dell'industria farmaceutica, ha deliberatamente creato
l'epidemia cardiovascolare, l'epidemia numero uno nel mondo civilizzato
e in molte aree urbane dei paesi in via di sviluppo.
Quasi nessuna delle persone che oggi vivono sulla terra sa che il corpo
umano non produce l'aminoacido naturale lisina, un mattone essenziale
delle proteine. Ora è stato dimostrato che questa molecola naturale,
la lisina, è uno dei più importanti fattori per impedire
alle cellule tumorali di diffondersi nel corpo. Il cancro è la
seconda più grande epidemia del mondo industrializzato e i medicinali
venduti durante l'ultimo mese di vita di un paziente rappresenta uno
dei mercati più floridi del business della malattia.
Perciò, all'inizio del XXI secolo, l'umanità si sta svegliando
da un incubo. Attraverso la diffusione di semplici informazioni sanitarie
sulle molecole necessarie per un funzionamento cellulare ottimale ma
che non sono prodotte dal nostro corpo, due vite su tre nei paesi industrializzati
e nei paesi in via di sviluppo avrebbero potuto essere salvate.
E dobbiamo anche renderci conto che se la gente è rimasta "addormentata"
per un intero secolo non è perché manca d'intelligenza.
Per far funzionare il loro business ingannevole e fraudolento, le industrie
farmaceutiche spendono miliardi di dollari per questo inganno e per
la creazione di una facciata artificiale di "benefattori dell'umanità".
A questo fine, la somma spesa per il marketing è il doppio di
quella spesa per la ricerca.
Donald Rumsfeld, attuale ministro della guerra degli Stati Uniti, è
stato il CEO di varie società multinazionali. Ha ricevuto diverse
onorificenze per il servizio prestato in quest'industria, prima di essere
nominato per l'attuale incarico nell'amministrazione Bush. Senza dubbio,
Rumsfeld e tutti i dirigenti di questo settore, compreso il gruppo d'investimento
Rockefeller, conoscono bene questi fatti. Stanno tremando perché
la verità sul business della malattia si sta diffondendo in tutto
il mondo come un fuoco alimentato dal vento. Se questo accadrà,
il loro destino sarà segnato: saranno tutti ritenuti responsabili
per la morte di milioni di persone, per malattie che avrebbero potute
essere evitate se essi non avessero deciso il contrario. I fatti sono
i seguenti: o riescono a trascinare l'umanità in una guerra e
in uno scenario globale da "Grande Fratello" o l'umanità
li abbatterà. Non ci sono vie di mezzo. È questo il retroscena
dell'attuale guerra. È per questo che cercano di conquistare
l'intero pianeta.
Per più di un secolo, la precondizione del progetto fraudolento
della multimiliardaria industria farmaceutica è stata la messa
al bando di informazioni sanitarie salvavita naturali e non brevettabili
per la prevenzione delle più comuni malattie moderne. Perciò
non possiamo sorprenderci se questo è esattamente ciò
che hanno fatto e se non abbiamo sentito parlare di queste scoperte
fino a oggi.
Ma l'Organizzazione
Mondiale della Sanità non si è preoccupata di promuovere
la nutrizione?
L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è nata oltre
50 anni fa allo scopo di promuovere la salute delle persone in tutto
il mondo. Una delle sue prime preoccupazioni fu la diffusione delle
informazioni sul tema della nutrizione. Per circa dieci anni, insieme
alla FAO (Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura), l'OMS
ha pubblicato dei rapporti annuali congiunti sulla nutrizione.
A quel punto, però, gli interessi degli investimenti farmaceutici
avevano assunto il pieno controllo dell'OMS. Da allora in poi l'organizzazione
si è trasformata nel suo opposto. Nel 1963, soltanto 15 anni
dopo la sua fondazione, quella stessa OMS nata per servire i popoli
della Terra era diventata uno strumento nelle mani del cartello farmaceutico
globale. Nel 1963 fu istituita una nuova commissione allo scopo specifico
di combattere l'uso dei micronutrienti (vitamine, minerali e aminoacidi)
nella prevenzione, la cura e il debellamento delle malattie. Lo scopo
della cosiddetta commissione "Codex Alimentarius" (standard
nutrizionale) dell'OMS/FAO era di imporre "limiti superiori"
artificiali per impedire che la gente iniziasse a utilizzare queste
sostanze naturali a fini terapeutici. La stessa commissione ha intrapreso
una "guerra santa" contro la diffusione delle informazioni
relative alla medicina naturale e ai benefici comprovati di tali micronutrienti.
Pertanto, il farmacartello ha sfruttato lo strumento globale rappresentato
dall'OMS per promuovere la prima legislazione globale: leggi protezioniste
per garantire artificiosamente il monopolio sanitario globale dei farmaci
brevettati.
Così, negli ultimi 40 anni, l'organizzazione creata per promuovere
la salute delle persone, è stata asservita agli interessi di
un manipolo di investitori e costretta a fare l'esatto contrario: tenere
la gente all'oscuro di informazioni di vitale importanza, in grado di
prevenire le più comuni malattie odierne.
La pubblicazione del mio programma in dieci punti: "Salute per
tutti entro il 2020" al Vertice di Johannesburg, nell'agosto 2002,
ha segnato una svolta importante per questa Organizzazione. Avendo messo
a conoscenza oltre 100 Capi di Stato della natura fraudolenta del mercato
farmaceutico e delle alternative proposte dalla medicina naturale, la
battaglia per la riconquista dell'OMS in favore dell'umanità
è iniziata. Alla testa di questa battaglia si trovano i paesi
in via di sviluppo, come Africa, Sud America e Asia. Ma non dobbiamo
farci illusioni, perché le forze del farmacartello, trincerate
dietro l'OMS, non si arrenderanno volontariamente.
L'umanità deve aprire gli occhi e capire che i gruppi d'interesse
che hanno trasformato l'OMS nel proprio opposto sono gli stessi che
hanno fomentato la guerra in Iraq e l'attuale crisi internazionale.
Perciò, la guerra per il controllo dell'OMS sarà combattuta
con la stessa brutalità di qualsiasi guerra militare. Il paragone
non è affatto inopportuno, dopo tutto in entrambi i casi le vittime
sono milioni di persone.
Il risultato di questa guerra per il controllo dell'OMS è sicuro:
la battaglia sarà vinta dai popoli della terra che, per il bene
loro e di tutte le generazioni a venire, riassumeranno il controllo
di questa organizzazione. Il tempo necessario a raggiungere tale risultato
dipenderà dalle stesse persone che, informate degli sviluppi,
ne metteranno al corrente i loro governi e agiranno a livello nazionale
e internazionale. Allo stesso tempo, è necessaria la presenza
di organizzazioni che non possano essere comprate, corrotte o influenzate
in alcun modo. La Fondazione per la Salute del Dr. Rath è stata
creata al fine di contribuire al raggiungimento di tale obiettivo.
Ha citato
la Commissione Codex Alimentarius. Cosa può dirci di più
sull'argomento?
Il Codex Alimentarius è una commissione dell'OMS e della FAO.
Circa la metà dei membri che la compongono è direttamente
o indirettamente legata all'industria farmaceutica. Mentre il Codex
Alimentarius affronta un'ampia gamma di problematiche legate alla protezione
alimentare, la stragrande maggioranza dei suoi sforzi, delle risorse
e del tempo viene sprecata nella battaglia del farmacartello contro
la circolazione delle conoscenze della medicina naturale in materia
di vitamine, minerali e altri nutrienti essenziali.
Dopo le mie scoperte della relazione tra scorbuto e malattia cardiaca,
il successo del mio libro "Perché gli animali non sono soggetti
ad attacco cardiaco e gli uomini sì" e il fallimento del
primo tentativo di dichiarare illegali le terapie naturali negli Stati
Uniti nel 1994, nel 1995 le case farmaceutiche hanno dato nuova vita
al "Codex Alimentarius". Da quel momento in poi tutti i loro
sforzi si sono concentrati sulla protezione del "business della
malattia" dai micronutrienti, efficaci e sicuri. Ora la commissione
si riunisce ogni anno a porte chiuse. Il suo obiettivo primario è
dichiarare illegali le terapie legate a vitamine, minerali e altri nutrienti
essenziali. Tali raccomandazioni prive di scrupoli saranno fatte per
conto del farmacartello all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite,
cui si chiederà di trasformarle in leggi vincolanti per tutti
i paesi membri delle Nazioni Unite, cioè tutto il mondo. Questo,
almeno, è il piano del cartello farmaceutico.
Negli ultimi anni abbiamo organizzato frequenti manifestazioni di protesta
contro i piani del farmacartello, attraverso conferenze scientifiche,
riunioni e campagne di protesta rivolte ai membri della commissione
Codex e dei governi che ancora la sostengono. Nel corso dell'ultima
campagna i governi e i parlamentari dei paesi che ancora appoggiano
questa azione senza scrupoli, sono stati sepolti sotto oltre 600 milioni
(!) di lettere di protesta.
Alla vigilia della riunione del Codex del novembre 2002 a Berlino, si
è svolta una conferenza di esperti in materia di salute provenienti
da tutto il mondo, compreso il Sud Africa. È stato proprio durante
questa riunione del Codex che la delegazione ufficiale sudafricana ha
smascherato l'ipocrisia che si cela dietro il Codex Alimentarius. Per
comprendere il significato di questo passo è necessario tenere
conto di alcuni fatti.
Nessun essere umano sano di mente si sognerebbe di avallare una tale
messa al bando della medicina naturale. Pertanto, il cartello farmaceutico
aveva necessità di fornire un pretesto ai politici ancora indecisi
se dichiarare illegali o no le terapie naturali. Tale pretesto è
stato fornito sotto forma di presunti effetti collaterali, assolutamente
inesistenti, nelle vitamine. Ovviamente, tali effetti collaterali esistono
soltanto nelle menti malate di coloro che costituiscono i gruppi d'interesse
farmaceutici, per ungere gli ingranaggi della loro macchina delle public
relations globali. Le vitamine, i minerali e gli aminoacidi sono i mattoni
della vita e il corpo umano è in grado di eliminarne le quantità
in eccesso senza alcun problema.
L'esatto contrario dei medicinali di sintesi: dal momento che sono sintetici,
il corpo non li conosce ed è questa la causa dei gravi effetti
collaterali legati alla quasi totalità dei medicinali. Secondo
quanto pubblicato nel Journal of the American Medical Association del
15 aprile 1998, gli effetti collaterali mortali di alcuni farmaci sono
diventati la quarta causa di morte nei paesi industrializzati. Ignorando
tutti questi fatti, la macchina delle public relations dell'industria
farmaceutica cerca di manipolare l'opinione pubblica mondiale e sfruttare
il mondo politico per diffondere le raccomandazioni prive di scrupoli
del Codex Alimentarius.
È alla luce di tutto ciò che dobbiamo apprezzare la posizione
presa dal governo sudafricano alla riunione del Codex del 2002, che
ha smascherato l'ipocrisia di decenni di operato del cartello farmaceutico
all'interno del Codex e appoggiato le nostre ragioni attraverso la posizione
ufficiale di un governo. Ma non si è trattato di una coincidenza.
Due anni prima il governo sudafricano si era opposto al farmacartello
rifiutandosi di pagare le royalty sui farmaci contro l'AIDS.
Le loro ragioni erano perfettamente chiare: pagare quelle royalty esorbitanti
li avrebbe resi inaccessibili per la stragrande maggioranza degli abitanti
del Sud Africa e dei paesi in via di sviluppo. Insistendo nel perseguire
questi enormi margini di profitto, l'industria farmaceutica sta deliberatamente
mettendo a repentaglio la vita di milioni di persone in Africa e nel
resto del mondo. Il farmacartello, vale a dire l'International Federation
of Pharmaceutical Manufacturers (Federazione internazionale dei produttori
di farmaci) ha avuto l'arroganza di trascinare il governo sudafricano
davanti al tribunale di Pretoria. Naturalmente, questa battaglia non
è stata vinta in un'aula di tribunale, ma davanti all'opinione
pubblica.
Per il farmacartello è stato impossibile continuare questo contenzioso
in seguito alle proteste a livello mondiale volte ad abbattere gli interessi
del business della malattia. Nel gennaio 2001, solo poche settimane
dopo aver avviato la causa contro il governo sudafricano, il cartello
farmaceutico si è ritirato dalla contesa. Il governo sudafricano
ha riportato una vittoria storica sul farmacartello. Nel frattempo,
molti altri paesi stanno seguendo questo esempio, producendo da sé
le proprie medicine ed eliminando la necessità di pagare cifre
impossibili per i brevetti.
Ha parlato
dei farmaci anti-AIDS. Ci sono alternative naturali a queste medicine?
È un dato di fatto scientifico che quasi tutti i virus possono
essere parzialmente o completamente bloccati dalle terapie naturali.
L'ascorbato (vitamina C) riduce il tasso di riproduzione dei virus.
Uno studio pubblicato sull'autorevole Proceedings of the National Academy
of Science USA dimostrava, nel 1990, che grandi quantità di vitamina
C assunte quotidianamente erano in grado di bloccare di oltre il 99,9%
il tasso di riproduzione del virus dell'HIV! Si tratta della pubblicazione
scientifica più letta a livello mondiale. Quindi, da oltre un
decennio, l'industria farmaceutica, l'Organizzazione Mondiale della
Sanità e la classe medica in generale sapevano dell'esistenza
di medicine alternative, naturali e non brevettabili. Per di più,
tali trattamenti naturali sono molto più efficaci nel controllo
della malattia di uno qualsiasi degli attuali approcci farmacologici.
Altra sostanza critica per bloccare la diffusione dei virus è
l'aminoacido lisina. Dal momento che il meccanismo di diffusione di
tutti i virus consiste nel digerire il tessuto circostante (collagene)
con l'aiuto di enzimi (collagenasi), neutralizzare tali enzimi permetterà
di ridurre o impedire la diffusione del virus. È stato dimostrato
che gli aminoacidi naturali lisina e prolina sono in grado di produrre
questo effetto. Inoltre, è provato che la vitamina A ed altri
nutrienti essenziali sono in grado di migliorare il sistema immunitario,
contribuendo quindi all'efficace prevenzione e trattamento dell'AIDS.
Abbiamo documentato molti di questi studi sul sito web della Fondazione
e sono a disposizione di tutti coloro che vorranno approfittarne e diffondere
questo importante messaggio: pazienti, professionisti e politici che
operano nel campo della salute.
Perché
ritiene che il programma delle Nazioni Unite contro l'AIDS vada a vantaggio
dell'industria farmaceutica?
La maggior parte dei programmi delle Nazioni Unite è sotto il
controllo dei gruppi d'interesse farmaceutici. E questo vale anche per
il programma contro l'AIDS. Dobbiamo renderci conto che per l'industria
farmaceutica è iniziata una battaglia per la credibilità
nei paesi in via di sviluppo oltre che nei paesi industrializzati. Sempre
più numerosi sono i paesi che prendono coscienza dell'esistenza
delle alternative naturali ai farmaci di sintesi; le terapie naturali,
oltre ad essere più efficaci sono anche disponibili a costi ridotti,
non gravate da onerose royalty sui brevetti. Così, molti governi
si sono resi conto del piano fraudolento e privo di scrupoli del "business
della malattia" messo in atto dall'industria farmaceutica e stanno
ridirigendo le proprie strategie sanitarie nazionali verso un approccio
naturale.
Qualsiasi nazione decida di uscire dal business della malattia è
un chiodo piantato nella bara dell'industria farmaceutica. Una tale
decisione non significa soltanto minori profitti per l'industria farmaceutica
in quel paese. C'è una conseguenza ancora più importante
da considerare: ogni nazione che volta le spalle al business della malattia
aiuta il mondo intero ad aprire gli occhi su un fraudolento gioco d'interessi
che da decenni viene alimentato e promosso dai gruppi d'interesse farmaceutici.
Mano a mano che sempre più paesi riusciranno a liberarsi dal
giogo del cartello farmaceutico, le conseguenze per questo settore si
fanno devastanti. Immaginate cosa accadrà quando sempre più
paesi nel mondo si renderanno conto che l'epidemia di AIDS può
essere contenuta mediante un apporto sufficiente di vitamina C ed altre
terapie naturali non brevettabili. Immaginate la reazione dei popoli
che si renderanno conto che l'industria farmaceutica ha deliberatamente
nascosto informazioni salvavita su questi ingredienti naturali?
Stiamo assistendo ad un abbandono delle case farmaceutiche su scala
globale. I governi di Giordania, Emirati Arabi Uniti, Nigeria, Sud Africa,
Angola, Malawi e molti altri paesi africani, insieme alla Repubblica
Popolare Cinese, hanno deciso di intraprendere strategie sanitarie naturali.
L'industria farmaceutica si trova davanti a un vero e proprio effetto
domino: il crollo del "muro di Berlino" del business globale
della malattia.
Per aiutare i popoli e le nazioni più colpiti dall'AIDS, le Nazioni
Unite e tutti i suoi organismi dovrebbero approfittare dei passi avanti
compiuti dalla medicina naturale e rendere queste conoscenze e terapie
disponibili al più presto a tutti i popoli della Terra.
Non pensa
di farsi dei nemici attaccando gruppi d'interesse potenti come l'industria
farmaceutica?
Mi trovo a fronteggiare questi potenti avversari fin da quando ho raccolto
il testimone dal due volte premio Nobel Linus Pauling. Fin dall'inizio
ero perfettamente consapevole che la scoperta della relazione tra scorbuto
e malattia cardiaca sarebbe bastata da sola ad incenerire per sempre
un mercato farmaceutico da molti milioni di dollari. Così, intraprendere
questa battaglia per la liberazione dell'umanità dal giogo di
questa industria truffaldina e immorale è stata una mia libera
scelta.
Se mi guardo indietro, sento di aver imparato alcune cose importanti.
Se uno scienziato, un uomo che può davvero cambiare la storia
dell'umanità, riesce a provocare il crollo di uno dei maggiori
settori d'investimento del pianeta, non lo fa soltanto grazie alle proprie
forze. Il motivo principale per cui, con l'aiuto di alcune persone,
sono riuscito a mettere in difficoltà il maggiore settore d'investimento
dell'industria farmaceutica del XX secolo è che l'industria stessa
si basava sull'inganno: promettendo la "salute" e vendendo
malattie anche peggiori.
Una volta smascherata la frode, non c'era più niente che potesse
impedirle di crollare. Perciò, durante tutti gli anni in cui
mi sono scagliato contro l'industria farmaceutica, accusandola pubblicamente
di basarsi sull'inganno e di mettere a repentaglio la vita di milioni
di persone, questa non ha mai osato contrattaccare apertamente. Né
ha mai messo pubblicamente in dubbio le mie scoperte scientifiche.
Ciò che si è verificato, invece, è stato un tentativo
di screditare la mia persona da parte di media ed editorialisti dipendenti
dal cartello farmaceutico. Ma questo è il destino di chiunque
si azzardi a combattere per una giusta causa. Spero che i giovani, le
future generazioni, seguiranno il mio esempio e avranno il coraggio
di combattere per ciò che riterranno giusto quando verrà
il loro momento.
Per quanto riguarda la mia sicurezza personale, in molti mi chiedono
se non temo per la mia vita. Pensano all'ultimo romanzo di John Le Carré,
"Il giardiniere tenace", e al fatto che il modello economico
dell'industria farmaceutica non ha il minimo rispetto per la vita. Nell'epilogo,
lo stesso John Le Carré scrive che, mentre lavorava al suo libro,
si è reso conto che in confronto alla realtà del settore
farmaceutico il suo romanzo sembra una cartolina delle vacanze.
Chi, come me, si trova in una situazione privilegiata ed è in
grado di fare la differenza per la vita di milioni di persone per molte
generazioni a venire, non può far altro che prendere la decisione
giusta. Gridare la verità a chiunque e dovunque è la miglior
protezione dai gruppi d'interesse che combatto. La serie di lettere
aperte che ho fatto pubblicare a nome della Fondazione in diversi paesi
è solo un altro passo in questa direzione.
Quali erano
gli obiettivi della sua campagna d'informazione globale "Pensate
alla salute - non fate la guerra"?
Fin dall'inizio di questa crisi internazionale, la gente ha dimostrato
di vedere con un certo sospetto la cosiddetta "guerra al terrorismo"
dell'amministrazione Bush. In ciascuna delle manifestazioni contro questa
guerra, in ogni parte del mondo, si sono visti striscioni che rivelavano
la vera causa di questa guerra: il petrolio.
Ma se l'obiettivo è il petrolio non c'è bisogno di provocare
un'isteria di massa a livello globale, non c'è bisogno di trasformare
la società statunitense in uno stato paramilitare e tanto meno
di creare un "Grande Fratello" fatto di 67.000 persone che
spiano gli stessi concittadini: tutto questo in nome di una fantomatica
sicurezza. Tutto ciò ha senso soltanto se si ha paura di qualcosa
all'interno del paese stesso e se l'intera popolazione costituisce una
potenziale minaccia ai profitti economici e alla supremazia politica.
Come ho ripetutamente spiegato nelle mie lettere aperte, la prima a
beneficiare della crisi attuale, la guerra in Iraq e la potenziale terza
guerra mondiale, è l'industria farmaceutica. Debilitata dalle
cause civili in tutto il mondo nell'agosto 2001, l'industria farmaceutica
è stata quella che ha tratto maggiore vantaggio dai fatti dell'11
settembre. Nell'estremo tentativo di arginare la perdita di credibilità
causata dalle proprie attività fraudolente, i gruppi d'interesse
dietro questo settore hanno assistito al crollo di tutto ciò
su cui avevano investito.
Se è stato possibile creare il più grande mercato d'investimento
del pianeta Terra su un modello fraudolento e la frode viene scoperta,
non ci sarà un solo settore della società a non esserne
influenzato. E questa è esattamente la situazione che si trova
ad affrontare il gruppo Rockefeller. È il motivo per cui Donald
Rumsfeld, ex membro esecutivo di una multinazionale farmaceutica, è
stato messo a capo del ministero della guerra: una posizione che gli
permette di stabilire dove e per quanto tempo le bombe dovranno cadere.
È il motivo per cui l'industria farmaceutica è stata l'unico
grande finanziatore delle campagne elettorali di George Bush, comprese
le elezioni di medio termine del novembre 2002, dominate da una chiara
agenda di guerra.
Non dobbiamo farci illusioni: questi gruppi d'interesse, messi di fronte
al proprio fallimento, sono pronti a trascinare nel baratro l'intero
genere umano. 500 anni fa, una situazione simile ha provocato la transizione
europea dal Medio Evo all'Evo Moderno. Messi di fronte al proprio fallimento,
i governanti del tempo hanno iniziato una guerra contro il loro stesso
popolo. Nella Guerra dei 30 anni (1618-1648), un terzo dell'Europa è
stato distrutto e decine di milioni di vite sacrificate.
Potrebbe approfondire
questo parallelo storico con la situazione che ha messo fine al Medio
Evo?
Quattro secoli fa, milioni di persone in Europa impararono a leggere
e a scrivere grazie all'invenzione della stampa e la traduzione dei
primi libri dal latino alle lingue del tempo. Questa "liberazione
dall'analfabetismo" ha messo fine al Medio Evo in Europa e dato
vita a quello che noi definiamo Evo Moderno. Nessuna forza, guerra o
dittatura ha potuto togliere a milioni di persone il diritto di leggere
e scrivere, il diritto alla conoscenza e a una vita dignitosa.
Allo stesso modo, oggi, nessuna guerra, nessun insulto ai diritti civili,
nessuno stato "Grande Fratello" sarà in grado di arrestare
il processo di liberazione dell'umanità dal giogo del cartello
farmaceutico. Troppe persone sono già morte invano, troppe economie
sono già state messe in ginocchio dagli interessi di queste multinazionali,
ora i popoli della Terra si stanno rendendo conto di ciò che
accade e continueranno a combattere per il loro diritto alle terapie
naturali.
La nostra campagna "Pensate alla salute - non fate la guerra"
mostra chiaramente gli interessi dell'industria farmaceutica dietro
questa guerra e la prossima guerra mondiale già annunciata dall'ex
direttore della CIA, James Woolsey. È anche un appello a passare
all'azione, a non lasciare che tutto questo accada. Chiunque, in qualsiasi
parte del mondo, può beneficiare delle nostre importanti scoperte
nel campo della medicina naturale. Ogni famiglia, studio medico, ospedale
e sistema sanitario che decida di servirsi della medicina naturale priverà
i gruppi d'interesse farmaceutici dei fondi necessari a finanziare la
prossima guerra. Ecco perché i due argomenti sono così
strettamente correlati.
La gente sta iniziando ad accorgersi che gli stessi gruppi d'interesse
che continuano a permettere che le malattie uccidano milioni di persone
per i propri interessi finanziari, sono le stesse forze che stanno trascinando
l'umanità nella terza guerra mondiale. E sta anche iniziando
a rendersi conto che il settore sanitario è l'unico in grado
di cambiare il destino del pianeta, portandolo verso la salute e la
pace. L'equazione è semplice. Da una parte un manipolo di investitori
vuole continuare a sfruttare le malattie e le guerre, dall'altra l'interesse
di oltre sei miliardi di persone a vivere in un mondo senza malattie
né guerre. Il risultato è sicuro: noi, il popolo, vinceremo,
ma perché questo sia possibile sempre più persone devono
unirsi a noi.
Chi ha finanziato
la sua campagna "Pensate alla salute - non fate la guerra"?
La campagna è stata possibile grazie al contributo di coloro
che hanno già beneficiato delle terapie della medicina naturale.
Il nostro istituto di ricerca fornisce le conoscenze e i programmi di
medicina naturale per il trattamento di malattia cardiaca, insufficienza
cardiaca, alta pressione sanguigna, problemi circolatori di natura diabetica,
cancro, osteoporosi e molte altre condizioni attraverso le scoperte
della ricerca sulle vitamine e la medicina cellulare. Centinaia di migliaia
di persone e pazienti in cinque continenti stanno già approfittando
di tali scoperte. In molti casi i benefici per la salute superano ampiamente
qualunque loro esperienza con i farmaci di sintesi.
Pertanto, chi beneficia dei vantaggi dell'approccio naturale alla medicina
vuole anche che tale conoscenza si diffonda in tutto il mondo, per aiutare
coloro che ancora non ne sanno nulla. Per questo il sostegno a questa
campagna viene soprattutto da chi ha già sperimentato i vantaggi
di ciò in cui crede e per cui combatte una battaglia fuori e
dentro il proprio corpo. Questa campagna d'informazione mondiale non
sarebbe stata possibile altrimenti.
Quali sono
stati i risultati più significativi della sua campagna "Pensate
alla salute - non fate la guerra"?
Indicando nell'industria farmaceutica l'istigatore e il primo beneficiario
dell'attuale crisi internazionale, nonché della guerra, abbiamo
fornito un importante contributo alla lotta contro la guerra, privata
di qualsiasi legittimazione o consenso da parte della comunità
internazionale. Coloro che l'hanno condotta saranno ritenuti responsabili
dai tribunali internazionali, se tutta l'umanità si unirà
in questa richiesta.
La pubblicazione delle mie lettere aperte sul New York Times non è
stata una scelta casuale: il New York Times viene pubblicato in una
città che ospita le Nazioni Unite. Nei mesi di febbraio e marzo
di quest'anno si è seduto al tavolo delle Nazioni Unite un numero
senza precedenti di politici, capi di stato e rappresentanti di governi.
Pertanto, le informazioni contenute nelle mie lettere aperte e la denuncia
dell'industria farmaceutica come maggiore interessato in questa guerra
hanno raggiunto virtualmente tutti i paesi del mondo. Per di più,
molti giornali, soprattutto nei paesi più piccoli che nel Consiglio
di sicurezza dell'ONU occupano un solo seggio, come Cile, Pakistan,
Camerun ecc., ma anche la Turchia, hanno pubblicato le mie lettere aperte.
Il fatto che milioni di persone in questi paesi più piccoli siano
stati informati dei retroscena economici di questa guerra è stato
certamente un fattore di peso nella resistenza opposta dai rispettivi
governi all'enorme pressione politica e alle spinte economiche da parte
delle amministrazioni di Stati Uniti e Gran Bretagna.
Questi due paesi sono i maggiori esportatori di prodotti farmaceutici
nel mondo. Due terzi dei profitti ricavati dalla vendita di medicinali
in una qualsiasi parte del mondo ritorna nelle loro casse. Ed è
proprio questo il denaro che apre le porte della Casa Bianca e di Downing
Street a politici corrotti e legati alle multinazionali farmaceutiche;
è questo il denaro che sta finanziando la guerra in Medio Oriente
e la guerra mondiale già annunciata.
Il secondo obiettivo che abbiamo raggiunto è stato impedire che
la guerra in Iraq si trasformasse in un olocausto nucleare o biochimico.
Mostrando gli interessi che si celano dietro di essa, abbiamo portato
all'attenzione di tutti anche il fatto che una guerra combattuta con
armi di distruzione di massa avrebbe automaticamente costituito un obiettivo
strategico per l'industria farmaceutica, per instaurare la legge marziale
a livello globale, portando all'abbandono dei diritti civili in tutto
il mondo allo scopo di cementare quel monopolio di cui abbiamo parlato.
La sopravvivenza dell'industria farmaceutica era, è e sarà
sempre interamente dipendente dalle guerre che prevedono l'uso di armi
di distruzione di massa sul campo di battaglia o in patria attraverso
un qualche attacco preparato. È un dato di fatto che ogni giorno
passato senza che ciò accada l'industria farmaceutica ha una
possibilità in meno di imporre leggi-bavaglio a livello globale
e così cementare il proprio monopolio del mercato globale delle
malattie. Rendendo questi piani di pubblico dominio in tutto il mondo,
abbiamo negato al ciclo degli investimenti farmaceutici la possibilità
di raggiungere il proprio obiettivo.
C'è da dire che la pubblicazione delle mie lettere aperte può
ricordare una storia di spionaggio o una puntata del tenente Colombo.
Quando il poliziotto non è certo che il sospetto abbia compiuto
il crimine, lo mette di fronte alle prove per studiare la sua reazione.
Era anche lo scopo della pubblicazione delle mie lettere aperte. Se
avevo ragione, cosa di cui ero assolutamente certo, ci sarebbe dovuta
essere una qualche reazione.
E che reazione! Soltanto 24 ore dopo aver denunciato l'industria farmaceutica
come il maggiore beneficiario della tragedia dell'11 settembre e di
questa guerra, agli occhi sbalorditi del pubblico è stata presentata
la cosiddetta "mente" dietro gli attacchi dell'11 settembre.
Dopo che gli eserciti di diversi paesi avevano cercato per un anno e
mezzo le presunte menti degli attacchi dell'11 settembre nelle montagne
dell'Hindukush, improvvisamente è stato ritrovato e arrestato
uno sceicco che dormiva beatamente in un appartamento in Pakistan.
Per un'intera settimana, i più importanti media statunitensi
si sono occupati soltanto di questa caccia all'uomo, evidentemente un
diversivo organizzato a tavolino. Ma al di fuori degli USA quasi nessuno
ha creduto a questa montatura pubblicitaria. La stampa internazionale
nutriva già dei sospetti sui reali piani nascosti, persino tra
i media dei paesi schierati a favore della guerra. Parlando dell'improvviso
ritrovamento dello sceicco, il giornale britannico The Independent la
definiva una "scoperta conveniente".
Ancora più significative sono state le reazioni del Congresso
degli Stati Uniti e delle forza dell'ordine. Molte persone intelligenti
in America nutrivano già dei sospetti su quali fossero i piani
nascosti dietro gli attacchi dell'11 settembre. Hanno appreso incredule
che i precisi avvertimenti dell'FBI sugli attacchi erano stati ignorati
e che i dirigenti dell'FBI avevano taciuto le voci sugli attacchi. Ancora
più sospetto era il fatto che per oltre un anno ai parenti delle
vittime del World Trade Center fosse stata negata un'indagine ufficiale
sulle cause della tragedia. Le autorità che bloccavano l'indagine
non erano altri che la Casa Bianca e lo stesso Presidente Bush. I parenti
delle vittime non chiedevano altro che la verità. Se questi attacchi
sono stati opera di "terroristi", scoprire la verità
dovrebbe essere interesse di qualunque governo, immediatamente e con
tutte le risorse disponibili, per i parenti e per l'opinione pubblica
mondiale. La domanda nasceva spontanea: "Cos'ha da nascondere l'amministrazione
Bush per bloccare un'indagine ufficiale?".
Naturalmente questi sospetti sono stati alimentati anche dalle mie lettere
aperte, che raccontavano a sbalorditi membri del Congresso degli Stati
Uniti, alle forze dell'ordine e al pubblico tutto che un evento simile
si era già verificato 70 anni prima. Il 28 febbraio 1933, il
parlamento tedesco fu dato alle fiamme. Quel fatto fu immediatamente
sfruttato per abolire i diritti civili e promulgare leggi che conferivano
maggiori poteri al governo, come quella per la sicurezza nazionale,
che costituirono i fondamenti legali di una dittatura politica ed economica
e della Seconda Guerra Mondiale.
È un fatto storico che questo attacco al parlamento tedesco (Reichstag)
fu accuratamente pianificato da quei gruppi d'interesse che poi lo sfruttarono
per preparare la società tedesca alla loro guerra di conquista.
Ed è un altro fatto accertato che le leggi che conferivano maggiori
poteri al governo che hanno consentito l'abolizione della maggior parte
dei diritti civili erano già state preparate anticipatamente.
Oggi, a distanza di 70 anni, la comunità politica e il popolo
americano hanno appreso che la stessa benda era stata posta davanti
ai loro occhi. E coloro che hanno preparato questo piano non si sono
neanche presi il disturbo di chiamarlo con un nome diverso: 70 anni
fa, il fondamento legale all'abolizione dei diritti civili fu chiamato
"Gesetz zum Schutz von Heim und Reich", che in tedesco corrisponde
appunto al concetto di legge per la sicurezza nazionale. Con una sorprendente
analogia, coloro che hanno sfruttato a proprio vantaggio i fatti dell'11
settembre hanno creato l'Homeland Security Act (legge per la sicurezza
nazionale). Ma quei legislatori pensavano veramente che i popoli della
terra non avrebbero ricordato la storia di 70 anni prima e scoperto
questo piano?
Dai membri del congresso, politici e forze di polizia si è levato
un grido di protesta. La loro unica colpa era stata sostenere l'amministrazione
Bush nella guerra al terrorismo, in perfetta buona fede. Ora apprendevano
del piano segreto di coloro che realmente controllavano la Casa Bianca.
Per di più, i politici statunitensi e le forze dell'ordine sapevano
che il popolo americano, i loro elettori, avrebbero letto il New York
Times e avrebbero posto delle domande cui sarebbe stato difficile rispondere.
I telefoni della Casa Bianca e del Dipartimento di giustizia degli Stati
Uniti hanno squillato senza tregua. Politici e legislatori impauriti
hanno dichiarato di non avere niente a che vedere con questo "colpo"
messo a segno dal gruppo Rockefeller e dai loro fantocci politici alla
Casa Bianca.
La reazione non si è fatta attendere. Quattro giorni dopo il
Procuratore Generale degli Stati Uniti, John Ashcroft, con una mossa
a sorpresa è dovuto uscire allo scoperto con il cosiddetto Patriot
Act No. 2. L'opinione pubblica americana ha appreso con sorpresa che
le attuali leggi anti-terrorismo erano presumibilmente insufficienti
e dovevano essere modificate. Il nucleo di tali emendamenti non era
altro che una generale immunità per tutte le forze di polizia
agli ordini dell'amministrazione Bush.
Perciò, con un colpo di penna Bush, Ashcroft e gli altri burattini
politici del cartello hanno cercato di garantire l'immunità a
tutti coloro che avrebbero sostenuto le loro azioni prive di scrupoli
e i loro crimini di guerra. Per tutte le domande rimaste senza risposta
sulle cause che hanno determinato i fatti dell'11 settembre e il vero
obiettivo dell'attuale crisi internazionale, queste reazioni dell'amministrazione
Bush alle informazioni contenute nelle mie lettere aperte dovrebbero
permettere a tutti gli esseri intelligenti del mondo di aprire gli occhi.
Ci sono state
reazioni da parte di coloro che vivono negli Stati Uniti o a New York?
Abbiamo avuto reazioni da ogni parte del mondo, dalle maggiori università
e organismi governativi, medici, pazienti e gente comune. La reazione
più comune è stata di gratitudine, per aver aperto i loro
occhi sul legame tra la battaglia per la sopravvivenza dell'industria
farmaceutica e l'attuale crisi internazionale. In molti ci hanno chiesto
maggiori informazioni sulle alternative offerte dalla medicina naturale
e sui retroscena del business della malattia.
Particolarmente degne di nota sono state le reazioni dagli Stati Uniti,
dove molte persone si sono rese conto che il loro stesso governo non
rappresentava più gli interessi della maggioranza dei cittadini,
ma soltanto quelli di un piccolo gruppo di azionisti di multinazionali,
che gravitano attorno agli interessi del gruppo Rockefeller nel settore
farmaceutico e petrolchimico. Per chi vive a New York e ha sempre avuto
il sospetto che ci fosse qualcosa di sbagliato nella versione ufficiale
dei fatti dell'11 settembre, è importante ottenere finalmente
una spiegazione sui motivi per cui il proprio stesso governo debba intralciare
un'indagine ufficiale indipendente.
Credo sia giunto il momento, non solo per i cittadini di New York ma
per tutto il resto del mondo, di conoscere la verità sui retroscena
della tragedia dell'11 settembre. Soprattutto perché da quel
momento si sono verificati ripetuti tentativi di ripetere quel colpo
a livello globale, costringendo il mondo ad una crociata contro dei
fantomatici terroristi.
Alcuni mi hanno chiesto se penso veramente che Bush e la sua cricca
avrebbero deliberatamente messo a repentaglio la vita di 3000 persone
quell'11 settembre. La mia risposta è semplice: è all'incirca
lo stesso numero di persone che vengono uccise ogni 10 giorni (!) dai
ben noti effetti collaterali mortali dei farmaci di sintesi.
Dal momento che la Casa Bianca, da un lato ostruisce le indagini e dall'altro
sbandiera costantemente questo avvenimento per far scoppiare una guerra
mondiale, non si tratta più di un problema nazionale degli USA.
È compito delle Nazioni Unite richiedere e avviare un'indagine
indipendente su questa tragedia. È una richiesta perfettamente
legittima, visto che la città di New York è sede delle
stesse Nazioni Unite e visto che da un anno e mezzo a questa parte tutte
le discussioni e i dibattiti a livello mondiale sono offuscati da questa
tragedia. È tempo che i popoli e i governi di tutto il mondo
si muovano per dissipare tutte le questioni legate ai retroscena dell'11
settembre. E il governo statunitense dovrebbe dare il suo contributo
a questa indagine internazionale, ne va della sua credibilità.
Ritiene che
gli attacchi dell'11 settembre trasformeranno gli Stati Uniti in una
dittatura?
Non c'è bisogno di parlare al futuro. Ma non stiamo parlando
della dittatura di un uomo o di un partito politico. Si tratta della
dittatura di un piccolo gruppo d'interesse puramente economico che usa
i membri dell'attuale amministrazione come burattini, per consolidare
i propri interessi a livello globale. Già nel gennaio di quest'anno
un gruppo di cittadini impegnati, tra i quali Ralph Nader, l'attrice
Susan Sarandon e rappresentanti dell'organizzazione ambientalista Green
Peace, hanno pubblicato un annuncio a tutta pagina sul New York Times,
dal titolo "Big brother is not coming – He is already here"
(Il Grande Fratello non sta arrivando. È già qui). L'espressione
"Grande Fratello" si riferisce al romanzo di George Orwell
"1984", che descrive una società controllata, manipolata
e abusata da un piccolo gruppo d'interesse con accesso diretto ad ogni
aspetto della vita privata delle persone. Molta parte di ciò
è già una realtà negli Stati Uniti. Senza alcun
ordine del tribunale, è possibile monitorare conti bancari, leggere
messaggi e-mail, registrare conversazioni telefoniche, aprire la corrispondenza,
perquisire case e calpestare altri diritti civili inalienabili. Tutte
queste leggi assurde sono state giustificate dagli eventi messi in scena
l'11 settembre e nel nome di una pretesa "guerra al terrorismo".
Uno dei diritti umani fondamentali che l'attuale amministrazione Bush
sta cercando di usurpare al popolo americano, è il libero accesso
alle informazioni sulla medicina naturale. Questo diritto civile è
stato garantito per legge al popolo americano dall'approvazione unanime,
nel 1994, del "Dietary Supplement Health and Education Act"
(DSHEA). Limitare l'accesso alle terapie naturali e alle informazioni
sui mezzi naturali per prevenire e curare le malattie è un obiettivo
che sarebbe impossibile raggiungere in tempo di pace. Oltre il 50% degli
americani assume micronutrienti quotidianamente per migliorare la propria
salute. L'unico modo per alienare un tale diritto sarebbe vietarlo dopo
aver instaurato la "legge marziale".
È esattamente ciò che ha portato l'amministrazione Bush
ad evitare di cercare la pace in Medio Oriente... al contrario. Si serviranno
dell'Iraq postbellico come punto di partenza per aggravare la crisi
internazionale e provocare altre guerre che prevedano l'uso di armi
di distruzione di massa. Senza un clima di terrore globale di tale entità
non sarebbero in grado di raggiungere i loro obiettivi!
Il popolo americano e il mondo intero devono tenere gli occhi ben aperti
e saper vedere oltre il labirinto intricato dei giochi tattici e degli
stratagemmi messi in atto dal cartello e dai suoi complici politici
allo scopo di perseguire i loro obiettivi mascherati da "guerra
al terrorismo".
Lei sostiene
che il cartello farmaceutico potrebbe trarre vantaggio da una guerra
in cui vengano utilizzate armi di distruzione di massa. Potrebbe approfondire
questo concetto?
Se pensa che un evento che ha causato la distruzione di due edifici
a New York e ucciso 3000 persone è stato utilizzato per far vivere
un intero paese in uno stato di angoscia, che ha permesso di scavalcare
quasi tutti i diritti civili, può trarre da sé le sue
conclusioni. La natura globale degli interessi del cartello farmaceutico
non può consentire ad un continente e neppure a pochi paesi di
sfuggire ai suoi meccanismi di controllo.
Ad esempio, se i paesi del Sud America dovessero documentare la superiorità
delle terapie naturali sui prodotti farmaceutici, l'intero monopolio
globale del business farmaceutico ne sarebbe distrutto. Nell'era di
Internet e della comunicazione globale immediata, la notizia del definitivo
debellamento di intere malattie con metodi naturali in una qualsiasi
parte del globo, si diffonderebbe immediatamente a tutto il pianeta.
Pertanto, qualsiasi contromisura imposta dal farmacartello e dalle sue
strategie dev'essere di natura globale.
Il piano del cartello farmaceutico è pertanto di moltiplicare
su scala mondiale il fattore paura scatenato dall'11 settembre. Il modo
migliore per realizzare questo proposito è una guerra in cui
vengano utilizzate armi di distruzione di massa. E il miglior modo per
provocarla è scatenare la guerra in una regione i cui paesi siano
ritenuti possessori di armi di distruzione di massa e pronti a utilizzarle
in caso di pericolo. L'utilizzo di tali armi sul campo di battaglia
o nella metropolitana di Londra o di New York, per rappresaglia da parte
dei popoli provocati dalla brutalità della guerra, potrebbe legittimare
il cartello farmaceutico a richiedere l'applicazione delle leggi marziali
a livello globale. A questo punto si creerebbe l'atmosfera internazionale
adatta per estendere su scala mondiale il regime del "Grande Fratello"
che già domina gli USA.
Ora che, con le rivelazioni fatte nelle mie lettere aperte e in quest'intervista,
abbiamo inferto il colpo definitivo a questa strategia, è stato
sviluppato un piano alternativo. Non è un caso che una nuova
malattia epidemica, la SARS, abbia iniziato a terrorizzare tutto il
mondo la stessa settimana in cui gli strateghi della guerra in Iraq
si sono resi conto dell'inattuabilità del loro piano preferito:
lo scoppio di una guerra con armi di distruzione di massa.
L'isteria globale amplificata dai media attorno alla SARS non ha nulla
a che vedere con il reale pericolo costituito da questa epidemia. La
SARS non è altro che una malattia virale che, come tutti i virus,
può essere contenuta e prevenuta con un adeguato apporto di ascorbato
(vitamina C) ed altre molecole naturali. Ma queste molecole non sono
brevettabili e pertanto il loro uso non viene promosso. Ciò che
viene promosso, invece, è la paura globale di una qualche misteriosa
epidemia; paura che va ad esclusivo vantaggio del cartello, provocando
una dipendenza psicologica dall'industria farmaceutica e diffondendo
un clima in cui è possibile forzare un certo numero di leggi
che conferiscano maggiori poteri al governo.
Non c'è motivo di temere la SARS. È causata da un corona
virus da tempo conosciuto. Due cucchiaini di vitamina C in polvere al
giorno, unita ad altre vitamine che rafforzano il sistema immunitario,
sono in grado di tenere sotto controllo la SARS, come qualunque altra
malattia di origine virale. È dimostrato che l'ascorbato (vitamina
C) è in grado di bloccare i virus più aggressivi tra quelli
conosciuti (HIV/AIDS) per oltre il 99%, può pertanto contenere
efficacemente la SARS.
Invece di creare un misterioso senso di paura che fa gioco esclusivamente
a dei particolari gruppi d'interesse, politici e professionisti nel
campo della salute dovrebbero contribuire ad informare gli altri dell'esistenza
di mezzi naturali immediatamente disponibili per tenere sotto controllo
la SARS ed altri problemi di salute.
In una delle sue lettere aperte parla del gruppo Rockefeller e della
Commissione trilaterale da esso finanziata come delle organizzazioni
chiave dietro George Bush e la sua amministrazione. Cos'è la
Commissione trilaterale e quali sono le sue fonti d'informazione?
Il 13 settembre 1998, due anni prima che George Bush fosse eletto, il
New York Times pubblicò una ricerca approfondita dal titolo "Is
there a role for another Bush?" (C'è posto per un altro
Bush?). L'articolo traccia i collegamenti tra la dinastia Bush e il
gruppo Rockefeller, l'industria petrolchimica ed altri legami nazionali
e internazionali. L'articolo affermava che con George Bush junior, la
Commissione trilaterale finanziata dal gruppo Rockefeller avrebbe fatto
ritorno alla Casa Bianca. Sottolineava inoltre il fatto che George Bush
senior, Vicepresidente sotto Reagan e Presidente durante la prima guerra
del golfo, aveva fatto parte del consiglio di questa Commissione trilaterale.
Quali sono
le origini di questa commissione?
Il gruppo Rockefeller ha ampliato la sua sfera d'influenza dal settore
petrolchimico a quello farmaceutico durante la prima metà del
XX secolo. Con un capitale sempre più alto da amministrare e
reinvestire, divenne evidente che l'ambito nazionale del gruppo Rockefeller
non era sufficiente per le esigenze di un gruppo d'investimento globale.
Così, nel 1972 il gruppo Rockefeller decise di fondare una commissione
informale per il coordinamento dei propri interessi finanziari in tutto
il mondo.
Le tre colonne dell'organizzazione avrebbero rappresentato le tre potenze
economiche del nostro tempo, vale a dire Stati Uniti, Europa e Giappone:
di qui il nome "trilaterale". Il primo presidente, ad oggi
ancora presidente onorario, di questa commissione fu lo stesso David
Rockefeller. Del gruppo, cui si accede unicamente su invito, fanno parte
banchieri, personale esecutivo di società multinazionali ed altri
attori globali. Le riunioni si svolgono a porte chiuse, ma curiosamente
dispone di un sito web ufficiale: www.trilateral.org.
Il sito contiene anche un elenco dei membri del gruppo che suona come
un "Chi siamo" dell'alta finanza.
Un'organizzazione del genere non viene fondata senza uno scopo. L'obiettivo
della Commissione trilaterale è instaurare un "nuovo ordine
mondiale" che, in sostanza, possa assoggettare il pianeta Terra
agli interessi del cartello petrolchimico/farmaceutico. Non ne hanno
mai fatto un segreto e la loro ideologia è stata portata avanti
dai loro "sicari", Richard Perle, Paul Wolfewitz, Donald Rumsfeld
ed altri che attualmente gravitano attorno all'amministrazione Bush
e al Pentagono.
Non ci vuole una laurea in storia o in scienze politiche per tirare
le somme. Lo scenario delineato dall'articolo del New York Times del
1998 è diventato realtà: grazie all'amministrazione Bush,
la Commissione trilaterale finanziata dal gruppo Rockefeller si è
introdotta nella Casa Bianca e nel Pentagono, i centri politico e militare
più importanti del mondo. Era indubbio che i burattini politici
della Commissione trilaterale avrebbero sfruttato questa opportunità
per perseguire l'obiettivo di un nuovo ordine mondiale, ostinatamente
e senza scrupoli di sorta.
Chiunque metta in dubbio le mie parole dovrebbe rammentare con quanta
energia l'attuale amministrazione ha volto a proprio favore i risultati
delle elezioni 2000, occupando posizioni strategiche nell'amministrazione
con "falchi" irriducibili, allo scopo di realizzare l'obiettivo
del gruppo Rockefeller di un nuovo ordine mondiale. In una delle mie
lettere aperte al New York Times ho ritenuto importante e necessario
documentare la presenza del gruppo Rockefeller dietro la spinta ad una
guerra mondiale. Il "sicario" Rockefeller, Richard Perle,
è sopravvissuto alla mia denuncia della Commissione trilaterale
solo per alcuni giorni; dopo di che ha dovuto dimettersi dal suo incarico
al Pentagono con un pretesto.
Va da sé che il corso della storia e il futuro di questo pianeta
non potranno cambiare finché tutti questi legami non verranno
rivelati all'opinione pubblica. I gruppi d'interesse che speculano sul
perdurare delle malattie e lo scoppio di una terza guerra mondiale hanno
dei nomi e dei volti, che devono essere resi noti al grande pubblico.
Per questo il nostro sito web fornisce un elenco di tali nomi, presi
dalle informazioni ufficialmente disponibili sulla Commissione trilaterale.
Ora l'identità di queste persone è di dominio pubblico.
Fino a quando militeranno nella Commissione trilaterale Rockefeller
saranno responsabili di ciò che accade nel nome del "cartello
Rockefeller". Di conseguenza, devono essere ritenuti responsabili
per tutto l'attuale operato dell'amministrazione Bush. Ora che ciò
ha portato a una guerra contraria al diritto internazionale, questi
gruppi d'interesse saranno responsabili anche di tutti gli eventuali
crimini di guerra. Omicidi di massa, crimini di guerra, sfruttamento,
saccheggio e qualsiasi altro reato commesso dall'amministrazione Bush
saranno imputabili anche a coloro che hanno "creato" George
Bush. Ed è giusto che ne siano informati.
Soltanto nel marzo di quest'anno, all'Aia (Paesi Bassi), è stata
istituita la Corte penale internazionale (http://www.icc-cpi.int/index.php).
Non sorprende che l'amministrazione Bush si sia battuta strenuamente
contro l'istituzione di questo tribunale. Sapevano che avrebbero corso
il rischio di essere trascinati davanti a quella corte e di vedere le
loro azioni esaminate e i colpevoli assicurati alla giustizia. Nel Tribunale
militare di Norimberga, nel 1947, anche i membri esecutivi delle industrie
che avevano fomentato la Seconda Guerra Mondiale, manager del cartello
petrolchimico/farmaceutico I.G. Farben, furono giudicati per crimini
di guerra.
Il coro unanime di condanna contro la guerra in Iraq e contro tutte
le guerre, che si leva da tutti i popoli del mondo, costringerà
la Commissione trilaterale del gruppo Rockefeller a rispondere del proprio
operato davanti alla giustizia. Sono stupito dall'atteggiamento miope
dei più alti membri esecutivi. In un mondo di comunicazioni trasparenti
sarebbe davvero necessaria la legge militare per impedire la libera
circolazione in tutto il pianeta delle informazioni che li inchioderanno
alle loro responsabilità. L'unica incognita rimasta è:
quando questo tribunale sarà istituito?
Il nome Rockefeller
non compare spesso nel dibattito pubblico. Se sono così influenti,
perché non li vediamo più spesso?
In alcune zone del mondo ai governanti sono ancora tributati onori e
le loro effigi sono sparse un po' ovunque. Ma le persone più
potenti della Terra hanno scelto un'altra strada. Esercitano il loro
potere in segreto e non amano uscire allo scoperto. Il gruppo Rockefeller
controlla oltre 200 case farmaceutiche, di piccole e grandi dimensioni,
senza che mai nessuno ne parli pubblicamente. La sua presenza si cela
dietro alcune delle istituzioni finanziarie più influenti al
mondo, tra cui la Chase Manhattan Bank. Possiede il gruppo Exxon ed
altre multinazionali petrolchimiche. Il reddito annuo del solo gruppo
Exxon supera il prodotto interno lordo della metà dei paesi della
Terra.
Il gruppo Rockefeller controlla anche i media, tra cui la Time Warner,
la CNN e un'intera rete di giornali, ed emittenti radio e TV. Pertanto,
non è affatto sorprendente che l'opinione pubblica sia stata
manipolata al punto che persone innocenti siano state portate a dare
il proprio appoggio ad un'azione illegale come una guerra contraria
al diritto internazionale. E chi nutriva dei dubbi ha subito un'ulteriore
manipolazione da parte di falsi "sondaggi di opinione", i
cui risultati sono stati apertamente messi in dubbio dal New York Times
e altre testate.
La controparte del gruppo Rockefeller negli USA è il gruppo Rothchild
in Gran Bretgna, che controlla gli investimenti nel settore farmaceutico
del secondo esportatore mondiale di prodotti farmaceutici.
Intende dire
che i governi del mondo dovrebbero ricorrere alla Corte penale internazionale
dell'Aia contro George Bush, Donald Rumsfeld e soci?
Assolutamente sì! La comunità mondiale ha lavorato a lungo
per l'istituzione di questa corte, allo scopo di perseguire le violazioni
del diritto internazionale e in particolare i crimini commessi nel corso
di guerre avviate o condotte al di fuori di una qualsiasi legittimazione
internazionale. Quale momento migliore di questo per trascinare davanti
alla giustizia coloro che hanno iniziato la guerra in Iraq e si preparano
ad allargare il conflitto anche ad altri paesi? Se non verranno fermati
immediatamente, continueranno a tormentare popolazioni e a mettere in
pericolo la vita di persone innocenti, rischiando di trascinare il pianeta
Terra alla rovina. Ancora, i popoli della terra devono rendersi conto
che l'industria farmaceutica, il più grande settore d'investimento
che esista, è condannato a scomparire, è solo una questione
di tempo. Inoltre, è indubbio che i responsabili di questo business
senza scrupoli e della morte inutile e prematura di milioni di persone
subiranno la stessa sorte. Pensa che si arrenderanno volontariamente?
I popoli della Terra ed i rispettivi governi devono rendersi conto di
questa situazione. L'amministrazione Bush promuove apertamente l'escalation
verso un nuovo conflitto mondiale. E ci riuscirà, a meno che
non si riesca a fermarla. Dal momento che non può essere fermata
militarmente senza rischiare una guerra mondiale, è necessario
utilizzare gli unici due mezzi disponibili: l'economia e la politica.
L'economia attraverso il blocco del business della malattia, dirigendo
i sistemi sanitari nazionali di tutti i paesi del mondo verso la medicina
naturale e rifiutando di pagare i brevetti per quei pochi medicinali
di sintesi che potrebbero ancora essere necessari, come gli antibiotici.
La politica è un mezzo importante e l'azione va intrapresa senza
ulteriore indugio. I popoli della Terra devo costringere i rispettivi
governi ad avviare dei procedimenti ufficiali contro le amministrazioni
di Bush e Blair per crimini e guerra e violazione dei diritti umani.
La causa dovrà essere deferita alla Corte penale internazionale
dell'Aia, nei Paesi Bassi.
È necessario che i responsabili siano processati per aver condotto
una guerra contraria al diritto internazionale, omicidio di massa, sfruttamento,
saccheggio di proprietà pubbliche e private, crimini contro l'umanità
e violazione delle leggi internazionali. Se noi, popolo della Terra,
e i governi di 180 nazioni lasceremo che Bush, Blair, il cartello Rockefeller
e i membri della Commissione trilaterale rimangano impuniti pur avendo
terrorizzato il pianeta con guerre illegali, allora l'intero sistema
delle Nazioni Unite e tutto il suo apparato di leggi internazionali
non avranno più motivo di esistere.
Non basta che siano citati in giudizio il governo o le multinazionali.
Devono essere citati in giudizio personalmente i singoli membri del
governo: George Bush, Condolezza Rice, Donald Rumsfeld, John Ashcroft
e tutti gli altri. Devono essere citati personalmente in giudizio Tommy
Franks e i generali che portano avanti questa guerra senza mandato internazionale.
Devono essere citati personalmente in giudizio tutti i membri del gruppo
Rockeffeller, della Commissione trilaterale e di tutti gli altri enti
ancora da identificare che hanno istigato e promosso, il saccheggio
di paesi stranieri o ne hanno beneficiato economicamente. Lo stesso
discorso vale per gli inglesi. Non solo deve essere denunciata l'amministrazione
Blair, ma anche i manager delle banche Rothschild e gli altri profittatori
diretti e indiretti di questa guerra illegale. Questa lista comprende
banchieri, politici e altri dirigenti aziendali, siano essi americani,
europei o di qualsiasi altra parte del mondo.
Un'altra denuncia deve essere emessa contro i capi dell'industria farmaceutica
per i crimini commessi in nome degli investimenti farmaceutici, contro
i popoli e i governi del mondo. Tutto questo deve essere fatto senza
indugi.
Per facilitare queste fasi, abbiamo pubblicato una bozza delle denunce
e una lista dei più importanti imputati sul sito della nostra
Fondazione. Facciamo appello a tutti i governi affinché prendano
iniziative immediate per rendere ufficiali queste denunce. Idealmente
questi passi devono essere intrapresi insieme ad altri stati, per esempio
l'Unione Africana, i paesi sudamericani e quelli asiatici, per ridurre
al minimo il rischio di ritorsioni economiche da parte di questi cartelli.
La cosa più importante è il sostegno dei popoli affinché
i loro governi intraprendano queste azioni. Faccio appello a ogni singola
persona del mondo ad adoperarsi per spingere il proprio governo a denunciare
formalmente questi gruppi d'interesse.
Noi, popolo della Terra, non abbiamo alternative: permettere a queste
forze di far sprofondare il nostro pianeta in un abisso o assumere il
controllo della situazione. Naturalmente potrebbe essere necessario
strattonare i nostri governi affinché sporgano denuncia formale
all'Aia. I governi sono lenti e facilmente soggetti a intimidazione,
specie quando qualcuno possiede un grande "bastone" economico.
Ma noi siamo il popolo. Possiamo farlo? Naturalmente sì! E il
popolo della Terra deve unirsi in questo sforzo.
Dobbiamo rendercene conto: la denuncia di questi gruppi di interesse
che promuovono la guerra è l'unico passo importante per impedire
un'altra guerra mondiale. Il mondo non può permettersi un'altra
guerra come quella in Iraq, con il rischio quotidiano dello scoppio
di una terza guerra mondiale. Ogni politico responsabile, ogni cittadino
del pianeta deve rendersi conto di questa storica opportunità
e agire immediatamente.
Cosa può
fare il popolo?
Tutti dovrebbero conoscere meglio le scoperte nel campo della medicina
naturale. Chiunque, che viva a Nuova Delhi, al Cairo, a Johannesburg,
a New York, a Buenos Aires o a Città del Messico, in un paese
in via di sviluppo o in paese industrializzato, dovrebbero essere informato
sulle conquiste della medicina naturale, che possono efficacemente e
immediatamente sostituire più dell'80% degli attuali farmaci
di sintesi. Con ulteriori ricerche nel campo della medicina naturale
prevedo che, entro pochi anni, il 95% dei farmaci di sintesi risulteranno
ridondanti.
Ciò significa che il popolo della Terra ha la possibilità
di ridurre del 95% i profitti che il cartello farmaceutico utilizza
per finanziare il protrarsi di questo business della malattia senza
scrupoli e per sostenere le campagne elettorali di politici come Tony
Blair o George Bush. Riflettiamoci! È una grande opportunità
per tutti noi, per contribuire non solo a un mondo più sano,
ma anche a garantire la pace per il futuro di questa generazione e di
quelle dei nostri figli e dei nostri nipoti.
Inoltre, è necessario organizzare gruppi locali di supporto per
spingere i governi a presentare denunce ufficiali alla corte dell'Aia
o in altre sedi, per citare in giudizio coloro che muovono i fili dell'attuale
crisi mondiale e che ne traggono i vantaggi. Portare alla luce queste
forze e le loro azioni è la condizione necessaria per diminuire
la loro influenza futura e impedire che questi gruppi d'interesse possano
danneggiare ulteriormente il nostro pianeta e i suoi abitanti.
Una domanda che mi viene posta spesso è: perché non abbiamo
visto o percepito prima gli interessi farmaceutici che sottendono a
questo scenario di guerra? La risposta è molto semplice. Questi
gruppi di interesse si nascondono dietro un ombrello di filantropia
e buone azioni per questo pianeta. Per capire la mancanza di scrupoli
e la bassezza del modello affaristico farmaceutico è necessario
prima strappare la maschera della filantropia per vedere la vera natura
priva di scrupoli del business della malattia. Ora che questo è
avvenuto, non c'è tempo da perdere. Questa intervista fornisce
una strategia per il popolo della Terra e i suoi rappresentanti politici
affinché compiano azioni immediate per preservare il nostro pianeta
e consegnare un mondo più sano e pacifico ai nostri figli.
Come vede
il ruolo delle Nazioni Unite nel futuro?
Non è sufficiente che le Nazioni Unite siano in concorrenza con
gli Stati Uniti per la costruzione di un governo nell'Iraq postbellico.
Ridurre a questo il ruolo dell'organismo mondiale non è altro
che una capitolazione, di fronte al cartello petrolchimico e farmaceutico
e i suoi operatori politici e militari. Questo non deve mai succedere.
Le Nazioni Unite stesse dovrebbero essere la forza propulsiva per portare
George Bush, Tony Blair e gli altri violatori del diritto internazionale
davanti alla giustizia. Immaginate quale importante passo in avanti
sarebbe per il consesso mondiale poter inoltrare questa denuncia da
parte della maggioranza dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite.
Non ho dubbi che questa decisione può essere e sarà presa.
Le Nazioni Unite devono essere protette. Ma non saranno protette cedendo
agli interessi del cartello farmaceutico e accettando compromessi con
loro. Se vogliono giocare un ruolo in futuro, le Nazioni Unite devono
avere fiducia in se stesse e mettere in pratica la loro autorità.
A nessuno, a nessun governo, neanche il più potente del mondo,
deve essere permesso di ignorare le decisioni delle Nazioni Unite e
sperare di farla franca. Coloro che lo fanno, devono essere trascinati
davanti a una corte di giustizia e i loro moventi denunciati al mondo
intero. Questo è il ruolo più urgente e immediato delle
Nazioni Unite.
Naturalmente, questo vale anche per gli organismi delle Nazioni Unite,
come l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Deve avvenire immediatamente
un processo di depurazione dagli interessi dell'industria farmaceutica.
Non si può più tollerare che il popolo della Terra creda
che l'OMS sia un organismo che protegge la sua salute quando l'agenda
primaria di quest'organizzazione è diventata da molto tempo strumento
degli interessi farmaceutici. Questo deve finire. Denunciare gli interessi
farmaceutici come i principali artefici dell'attuale crisi sarà
un contributo importante per bloccare anche gli abusi nei confronti
dell'OMS, e ricondurla alla sua missione originaria: il miglioramento
della sanità a livello globale, specie nei paesi in via di sviluppo,
dove questa organizzazione è più necessaria.
L'obiettivo
della sua Fondazione è "Salute per tutti entro il 2020".
Crede davvero che sia possibile realizzare questo obiettivo?
Con le attuali conoscenze scientifiche nel campo della ricerca vitaminica
e della medicina cellulare è possibile eliminare tre malattie
su quattro nel mondo industrializzato. Nei paesi in via di sviluppo
più di 2 miliardi di persone soffrono di carenze di micronutrienti
che le espongono a malattie infettive e ad altri problemi sanitari.
Insieme all'istruzione, al miglioramento dell'igiene e alle misure per
combattere la fame e la disoccupazione, la conoscenza dei benefici sanitari
dei micronutrienti rappresenterà un fattore chiave per migliorare
la salute e il benessere dei paesi in via di sviluppo.
Immaginate quale quantità di denaro sarà disponibile per
l'istruzione e altre riforme sociali una volta che non sarà più
filtrata dall'industria farmaceutica e dal suo inefficace e pericoloso
"business della malattia". A livello globale si tratta di
miliardi di miliardi di dollari che saranno disponibili per misure sanitarie
preventive, per l'istruzione e per soddisfare altri bisogni sociali
quando il business farmaceutico con le malattie sarà largamente
bandito da questo pianeta.
Naturalmente esisteranno ancora le malattie nell'anno 2020, ma infarti,
ictus, cancro, osteoporosi e molti dei più diffusi problemi clinici
di oggi non saranno più epidemici. Sono convinto che la nostra
Fondazione può rendere all'umanità un contributo fondamentale
per raggiungere l'importante obiettivo della "Salute per tutti
entro il 2020".
In questa intervista ho fatto molta attenzione a sviluppare una strategia
per la sopravvivenza di questo pianeta. Come scienziato che ha combattuto
e denunciato per più di dieci anni questi gruppi d'interesse
che finora hanno impedito il realizzarsi di un mondo di salute e di
pace, considero mia responsabilità offrire questo contributo
al popolo della Terra.
Come possono
i singoli individui di ogni parte del mondo lavorare con la sua Fondazione
e sostenere i suoi obiettivi?
Attualmente il nostro principale mezzo di comunicazione è Internet.
Nel vuoto operativo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità
nella sua missione di fornire informazioni sulla medicina naturale al
popolo della Terra, abbiamo assunto questo importante compito come uno
dei nostri principali punti di azione.
Il sito web della nostra Fondazione è diventato la fonte primaria
per la diffusione in tutto il mondo di informazioni sulla medicina naturale
per pazienti, professionisti del settore sanitario e politici nel campo
della sanità di tutto il mondo. Stiamo lavorando con impegno
per rendere disponibili queste informazioni in quante più lingue
possibile.
Incoraggiamo tutti a comunicare con noi attraverso lettere, fax o e-mail
e informarci su progetti pilota, esistenti o in fase di progettazione,
per implementare la medicina naturale nel paese, nella comunità
o nella nazione in cui vivete.
La nostra Fondazione funge anche da centro di smistamento per la campagna
di pressione sui governi del mondo affinché trascinino in giudizio
questi interessi che sottendono alle malattie e alla guerra. Per facilitare
questo stiamo preparando un'udienza internazionale all'Aia, in Olanda,
che raccoglierà le informazioni già disponibili per denunciare
questi gruppi di interesse. Facendo ciò, intendiamo facilitare
i governi del mondo nell'avviare una denuncia formale alla Corte penale
internazionale della stessa città.
I seguenti sono due dei più urgenti progetti a cui invitiamo
tutti gli individui del mondo a partecipare, con qualsiasi mezzo abbiano
a disposizione.
Lei ha proposto
una "Costituzione per un nuovo mondo". Quali sono i suoi contenuti
e perché lo ha fatto?
Mai prima, nella sua storia, il popolo della Terra è stato così
unito nel desiderio di un mondo pacifico: dalla madre del soldato statunitense
morto, a New York, al padre del bambino morto, a Baghdad, a miliardi
di persone nei paesi in via di sviluppo che pagano il vero prezzo dell'ingiustizia
esistente nel mondo.
Poiché i governi sono sottoposti a intimidazioni da parte del
potere militare USA e sono troppo lenti nel rendersi conto del bisogno
di unità del mondo per effettuare una dichiarazione congiunta,
c'è bisogno che qualcuno si alzi e dica pubblicamente ciò
che milioni di persone pensano: è tempo che i popoli si uniscano,
risolvano i problemi che hanno di fronte e costruiscano un nuovo mondo.
Come scienziato le cui scoperte hanno contribuito a mettere all'angolo
il cartello farmaceutico, con la sola via di fuga di trascinare il mondo
intero nel loro crollo, considero mia responsabilità proporre
questa "Agenda 21", come costituzione e piano d'azione per
un nuovo, comune mondo al servizio degli interessi del popolo. La nostra
"Agenda 21 del Popolo" è la seguente:
"Costituzione per un nuovo mondo comune di pace, salute e giustizia
sociale"
All'inizio del terzo millennio l'umanità si trova ad
un bivio. Da una parte ci sono gli interessi dei sei miliardi di persone
che abitano attualmente questo pianeta, e di tutte le generazioni future,
che desiderano vivere una vita dignitosa e sana in un mondo pacifico.
Dall'altra c'è un piccolo gruppo d'interesse multinazionale che
nega all'intera umanità questi diritti umani fondamentali per
un solo motivo: l'avidità finanziaria.
In questa situazione noi, popolo della Terra, possiamo scegliere: continuare
ad accettare il giogo di queste industrie per investimenti che ci impongono
guerre e malattie o liberarci da questi pesi e cominciare a costruire
un mondo determinato da principi di pace, salute e giustizia sociale.
Noi, popolo della Terra, riconosciamo che mai durante il corso della
storia siamo stati così uniti nel preservare la pace, per porre
fine al "business della malattia" e portare in tribunale coloro
che sacrificano la pace e la salute nel nome dei guadagni delle multinazionali.
Perciò, noi popolo dell'est e dell'ovest, del nord e del sud,
di paesi ricchi e poveri, abbiamo deciso di creare un mondo di pace,
salute e giustizia sociale per noi e per le generazioni a venire.
Proclamiamo come nostri diritti fondamentali:
IL DIRITTO ALLA PACE. Noi, popolo della Terra, siamo determinati a difendere
il nostro diritto alla pace con tutti i mezzi disponibili. Nell'era
delle armi di distruzione di massa, la guerra non è più
un mezzo per risolvere i conflitti internazionali. Noi faremo in modo
che coloro che conducono una guerra senza un esplicito mandato del diritto
internazionale siano ritenuti responsabili e portati davanti alla giustizia
per i loro crimini. Non ci fermeremo finché non saranno puniti,
qualsiasi siano le conseguenze economiche e politiche, perché
riconosciamo che questo è il solo modo per proteggere il nostro
pianeta dalla distruzione.
IL DIRITTO ALLA VITA. Noi, popolo della Terra, siamo determinati a difendere
il nostro diritto alla vita con tutti i mezzi disponibili. Non ci fermeremo
finché tutti i fattori che abbreviano la durata della vita delle
persone sul nostro pianeta non saranno stati eliminati. Combatteremo
la fame, la malnutrizione e altri fattori che già uccidono milioni
di abitanti del nostro pianeta, compresi neonati e bambini. Porremo
fine anche al "business della malattia", in conseguenza del
quale sono morte prematuramente più persone che in tutte le guerre
dell'umanità messe insieme, per malattie che è possibile
prevenire.
IL DIRITTO ALLA SALUTE. Noi, popolo della Terra, siamo determinati a
difendere il nostro diritto alla salute con tutti i mezzi disponibili.
Noi faremo in modo che il "business della malattia" dell'industria
farmaceutica e la promozione deliberata di malattie per il guadagno
aziendale, siano banditi in tutto il mondo. Porteremo davanti alla giustizia
coloro che promuovono deliberatamente le malattie e coloro che nascondono
informazioni salvavita sulle terapie naturali, non brevettabili. Nel
garantire la salute alle nostre comunità e nell'implementare
programmi di assistenza sanitaria nazionale ci concentreremo su approcci
di medicina naturale efficaci e sicuri. L'obiettivo primario di qualsiasi
strategia di assistenza sanitaria è la prevenzione e lo sradicamento
delle malattie.
IL DIRITTO ALLA GIUSTIZIA SOCIALE. Noi, popolo della Terra, siamo determinati
a difendere il nostro diritto alla giustizia sociale con tutti i mezzi
disponibili. Non accettiamo più che due terzi degli abitanti
del nostro pianeta vivano nella povertà e nell'analfabetismo.
Noi faremo in modo che le risorse del mondo siano ridistribuite in modo
da fornire istruzione e una vita dignitosa ad ogni abitante del nostro
pianeta. Per finanziare questa ridistribuzione utilizzeremo le risorse
finanziarie che si renderanno disponibili con l'eliminazione del business
multimiliardario delle malattie e con la diminuzione della spesa militare.
Riconosciamo che, quale primo passo per il raggiungimento di questi
obiettivi, quei gruppi d'interesse multinazionale che promuovono la
guerra e la malattia devono essere portati in giudizio davanti a tribunali
internazionali per aver sacrificato la vita di milioni di persone e
per aver commesso altri crimini contro l'umanità.
La pubblica denuncia e la condanna dei rappresentanti di questi gruppi
d'interesse multinazionale rimuoverà l'ultimo ostacolo per il
popolo della Terra per mettere fine alle "ere oscure della malattia,
della guerra e dell'ingiustizia" e cominciare a costruire un "nuovo
mondo di pace, salute e giustizia sociale" durante il XXI secolo.
L'Aia,
Aprile 2003
Matthias Rath, M.D.