Incrementare la nostra energia con il CoQ10
Il cuore è il più forte dei muscoli che lavori nel nostro corpo. Con il suo peso che va 226,800 gr a 340,200 gr, può pompare tra i 5 ed i 6 litri di sangue al minuto. In un giorno il cuore si contrae ben 100.000 volte distribuendo così tanto sangue da poter riempire un serbatoio di 18.172 litri. In tutta la vita, il cuore pompa circa 400.000 tonnellate di sangue senza mai riposarsi. Per questo pesante lavoro, il cuore richiede un incredibile apporto di energia e ne consuma per essere nutrito,10 volte di più di qualsiasi altro organo. Nonostante pesi solo 1/200 del nostro peso corporeo, il cuore richiede 1/20 dell'intero serbatoio ematico. Dal momento che il COQ10 si trova ad alti livelli in un cuore sanissimo, non ci dovremmo sorprendere se una sua deficienza possa recargli danno. Dalla continua ricerca scientifica si è evidenziato che quella con il COQ10 è certamente una delle più sicure ed efficaci terapie di supporto per una vasta gamma di patologie cardiovascolari quali: cardiomiopata, cuore congestizio, ipertensione arteriosa, prolasso della valvola mitrale ed angina. Inoltre viene impiegato per trattare pazienti che devono essere sottoposti a by-pass coronarico. Molti studi confermano che persone con differenti problemi cardiaci sono deficitarie di COQ10.Dal cuore al singolo capello, siamo fatti di cellule ed i circa 75 trilioni di cellule che formano il nostro corpo, necessitano di energia per le loro funzioni vitali. Senza un costante apporto di COQ10,le cellule non possono funzionare correttamente e di conseguenza viene meno l'energia per i nostri organi vitali. L'energia di cui abbiamo bisogno per la funzionalità dell'intero organismo, includendo il movimento muscolare, la trasmissione degli impulsi al nostro cervello il funzionamento del sistema nervoso, dell'apparato digerente etc, è generata a livello di ogni singola cellula. Le sostanze contenute nei cibi, prendono parte nel complesso delle reazioni biochimiche per produrre energia libera. Questa viene usata per produrre un composto conosciuto come Adenosintrifosfato (ATP). L'ATP è un costante donatore di energia per attivare e sostenere tutti i processi cellulari. Il COQ10 è quindi di vitale importanza per la produzione di ATP ed una sua continua e costante produzione è necessaria poiché solo una piccolissima parte viene conservata nel corpo in qualsiasi momento, ed è così piccola che potrebbe sostenere una attività' stressante quale il correre, per esempio, per circa 5-8 secondi. Senza COQ10, quindi, non ci può essere vita. Con una semplice equazione si potrebbe dire: COQ10 = ENERGIA = VITA
Un forte ed attivo sistema immunitario, coinvolge milioni di cellule che richiedono energia per proteggere e difendere gli organi vitali ed i tessuti da organismi invasivi. Se il nostro sistema immunitario non funziona efficacemente, possiamo essere attaccati da batteri, virus, parassiti e funghi e questo può far sviluppare serie malattie. Durante questi attacchi infettivi, sembra proprio esserci una deficienza di COQ10 ed il sistema immunitario e quindi il primo a soffrire della carenza nutrizionale di COQ10. Il COQ10 ha anche un grande potere antiossidante, aiutandoci a proteggerci dai danni provocati dai radicali liberi, ed in questo ruolo il COQ10 esercita i suoi effetti protettivi, agendo come un interferente nel circuito produttivo dei radicali liberi. Infatti esso si inserisce nella catena reattiva dei radicali liberi e ne limita la ulteriore formazione. Si è dimostrato inoltre che il COQ10 protegge le cellule dal danno ossidativo prodotto dai grassi e dal colesterolo.
Il COQ!0 si trova nei cibi che consumiamo, ma non in gran quantità. La migliore fonte di COQ10 , sono gli organi di animali, alcuni tipi di pesce e di vegetali ed olii quali quelli derivati dalla soia, dal sesamo e dal ravizzone. Una minore quantità si può trovare nel riso integrale, nel germe di grano ed in alcuni tipi di fagioli. E' rinvenuto inoltre negli spinaci, nei broccoli ed in altri vegetali. Ma, sfortunatamente, l'attuale moderna preparazione dei cibi, distrugge il COQ10 attraverso il processo della cottura e molto di esso viene portato via durante i processi di raffinazione del riso e di altri grani in genere. Il corpo può fabbricare COQ10 da altri membri della famiglia dei Coenzimi; infatti il COQ10 è uno dei 10 (e forse più) membri della famiglia dei Coenzimi. Per cambiare altri Coenzimi in COQ10,il fegato deve prima rompere le catene laterali dei Coenzimi, poi deve riassemblarle per formare COQ10. Questa creazione di COQ10 dal sistema epatico è veramente un processo alquanto complesso e per ottenere questa trasformazione enzimatica, sono richieste per lo meno tre differenti classi di molecole starter e sono necessari almeno 15 differenti reazioni (ciascuna delle quali inizia da un enzima) e ci sono inoltre numerose sostanze che fungono da coofattori. Questo quindi significa che il COQ10 è prodotto con molta difficoltà dal nostro organismo poiché, ciascuna parte componente il COQ10 deve essere resa disponibile in sufficiente quantità nello stesso tempo. Importante e anche specificare che il corpo, non riesce a creare alcuni dei coofattori essenziali a questo processo ed una carenza di alcuni di essi quali la Vit B3, B5, B6, B12,ed acido folico, metterebbe in seria difficoltà il fegato per produrre sufficiente COQ10. Purtroppo, inoltre, quando invecchiamo e/o quando ci nutriamo di meno con cibi crudi, non riusciamo più a produrre COQ10,neanche dagli altri membri della famiglia dei Coenzimi; ed in più l'inquinamento ambientale, il deficit nutrizionale e lo stress abbassano il livello di COQ10 nei nostri tessuti. Il primo tra gli studiosi del COQ10,il Dr. Folkers, avverte: " .da alcune stime, circa il 75% delle persone sopra i 50 anni , possono essere deficitarie di COQ10. Questo perché gli enzimi vengono distrutti con il processo della cottura dei cibi ed eliminati durante la preparazione degli stessi. Pertanto è opportuno rivedere le nostre cattive abitudini in special modo se stiamo notando un serio ed improvviso calo del nostro livello energetico."
Gli enzimi sono sostanze che rendono possibile la vita e sono necessari per ogni reazione chimica che avviene nel nostro organismo. Nessun minerale, vitamina od ormone potrebbe essere assorbito od avere funzione, senza gli enzimi. Il nostro corpo, tutti i nostri organi, tessuti, e cellule, sono interessati dal metabolismo enzimatico (enzimi endogeni, direttamente fabbricati dal nostro corpo).Gli enzimi esogeni, assunti con i cibi crudi, rinforzano quelli già prodotti dal nostro organismo. Per ogni proteina, carboidrato, fibra, grasso, amido, la natura ha provveduto a creare enzimi (ed in giusta misura) per digerire ogni tipo di alimento. Gli enzimi per attaccare le molecole proteiche, per esempio, non sono attivi sui carboidrati e quelli che scindono questi ultimi, non possono digerire i grassi e cosi via. Importante è notare che una deficienza enzimatica non si evidenzia bene dal suo esordio, ma giorno dopo giorno, prepara dietro le quinte, lo svilupparsi di fenomeni da malnutrizione, minando la salute. Noi potremmo anche avere la giusta quantità giornaliera di minerali e vitamine, ma senza l'ausilio degli enzimi, non potremmo godere di una buona salute. Tutti noi nasciamo con una riserva enzimatica che potrebbe anche durare 70 anni, ma senza rifonderla attraverso gli enzimi esogeni derivati dai cibi crudi, potremmo esaurire molto prima questa riserva, dal momento che i cibi cotti sono più difficili da digerire e necessitano di un più alto ausilio di enzimi endogeni (depauperandoli).
Il Dr. E.G. Wilkinson, specialista in paradontopatie, e ricercatore, ha investigato su alcune delle cause delle malattie gengivali su richiesta della United States Air Force negli USA. Egli, insieme ai colleghi ricercatori, scoprì che le malattie gengivali si evidenziavano maggiormente quando c'era una rimarchevole deficienza di COQ10; e supplementando giornalmente pazienti studiati con IL COQ10,il Dr. Wilkinson ed il suo gruppo, furono in grado di invertire il processo delle malattie gengivali in esame, che se non trattate avrebbero interferito con la vita stessa dei denti. Ed anche in quei casi che sembravano senza speranza, ovvero senza altra scelta, se non di estrarre i denti, per poter curale le gengive, l'uso del COQ10 si è mostrato senza dubbio favorevole. Molti studi hanno evidenziato la mancanza di COQ10 nel tessuto gengivale ammalato e la frequenza del deficit va dal 60 al 96 %. Le paradontiti possono già evidenziare di per se, una deficienza enzimatica sistemica; e comunque altri studi hanno dimostrato che l'86% di pazienti con problemi di paradontopatie, hanno anche un basso livello di COQ10 nei globuli bianchi e che questo dato è indicativo di uno sbilanciamento sistemico. In uno studio aperto, si è dimostrato inoltre, che l'uso quotidiano di COQ10,può favorire una più veloce guarigione nella riparazione dei tessuti dopo un intervento chirurgico, subito per problemi di paradontopatia.
Il Proff. Dr. F.L. Crain, ed i suoi colleghi dell'Istituto di ricerca sugli Enzimi dell'Università del Wisconsin, per primi hanno scoperto il COQ10 negli USA nel 1957. Nel 1958 il Dr. Wolf ed il suo gruppo di ricerca del laboratorio Merek diretto dal ricercatore Dr. Karl Folkers, hanno descritto la struttura chimica del COQ10 ed il Dr. Folkers divenne allora, una vera autorità scientifica negli USA riguardo al COQ10. Molti altri ricercatori
si interessarono al COQ10 in tutto il mondo nonostante il costo per
portare avanti le ricerche fosse elevato. Nel 1978 uno scienziato inglese, Il Dr. Peter Mitchell ricevette il premio Nobel per la sua ipotesi circa il ruolo del COQ10 ed il trasferimento dell'energia nei mitocondri. Nel 1986 il Dr. Folkers fu insignito del prestigioso Priestly Medal of the American Chemical Society, per la sua ricerca sul COQ10 Dal 1958 al 1988 ci sono stati ben 2300 studi pubblicati sul COQ10 e da allora ad oggi, non si possono più contare.
Il COQ10 è liposolubile e pertanto andrebbe assunto con cibi contenenti un po' di olio o, ancora meglio se assunto con Omega 3 e Vit E. Le ricerche hanno dimostrato che la formulazione in capsule contenenti COQ10 in polvere, ha maggiore effetto ed è più facilmente assorbita. Mentre, l'uso di compresse non è consigliabile in quanto, per la tecnica di assemblaggio e compattazione delle stesse, non possono più essere assimilabili dal digerente. Ci sono inoltre alcune compresse contenenti, con altri integratori, piccole quantità di COQ10, ma sono del tutto insufficienti a fornirne il giusto apporto giornaliero. E' importante anche sapere che più è elevato il calore per produrre COQ10, più è scadente il prodotto che per essere buono deve apparire come una polvere di colore giallo brillante. Il COQ10 infine, non è tossico e può essere assunto ed accettato dall'organismo in quantità ragguardevoli a partire dai 30-50 mg in su. Tratto da " The Miracle Nutrient Coenzyme Q10 "by E.G. Bliznakov, M.D.&G.L. Hunt and" Coenzyme Q10 Is It Our Fountain of Youth?" by W.H. Lee, R. Ph., Ph. D Claudio Capozza MBBS (Italy), Naturopathic Doctor (Australia) |