Prodotti pericolosi ed ignoranza
Mi sono imbattuto, facendo una ricerca sul Web, in alcuni articoli piuttosto interessanti: www.informazionisuifarmaci.it/database/fcr/sids.nsf/pagine/FB75271DDE1F0BB7C1256E7B002F4C4E?OpenDocument Pfrima di commentare questi articoli, che per certi versi sono delle vere e proprie "rivelazioni", occcore fare una piccola premessa. I Farmaci cosiddetti "Neurolettici
Classici", tra cui uno dei più noti è l'Aloperidolo
(Il Serenase, per intenderci, che oggi è meno utilizzato. Si
usa l'Haldol, che contiene lo stesso principio attivo). Gli "Antipsicotici Atipici" sono statio annunciati come prodotti miracolosi, in grado di curare in modo efficace, senza gli effetti collaterali degli altri prodotti. Tra questi prodotti, i più noti
sono l'Olanzapina (Zyprexa), la Quetiapina (Seroquel), Il Risperidone
(Risperdal), la Clozapina (Leponex) e, più recente, l'Ariprazolo
(Abilify). Intanto, così "Nuovi"
non sono. La Clozapina (Leponex) è stata introdotta alla fine
degli anni 60. Quindi non è un prodotto così nuovo. Cito da Wikipedia (http://it.wikipedia.org/wiki/Agranulocitosi):
L'agranulocitosi, dovuta ad una compromissione della sintesi cellulare, può essere una reazione ad agenti tossici — inclusi i farmaci — oppure un previsto aggravamento di una neutropenia indotta da una terapia radiante o con farmaci citostatici. A causa dell’aumentata predisposizione alle infezioni, essa può portare anche alla morte del paziente. L e stesse informazioni farmaceutiche sul Leponex (www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/leponex.asp) riportano, subito all'inizio: Leponex 100 mg compresse Leponex può causare agranulocitosi. Quindi, il problema è noto. Negli altri casi, come in quello del Risperidone e dell'Olanzapina riporto dal Sito: www.informazionisuifarmaci.it, all'articolo prima citato: Le autorità regolatorie di vari
paesi, compresa l'Italia, hanno provveduto recentemente ad emanare una
nota di allerta su olanzapina e risperidone, con conseguente modifica
del foglietto illustrativo, segnalando un nuovo rischio, non noto in
precedenza, legato all'impiego di questi farmaci nei pazienti con demenza:
l'aumento della mortalità e degli eventi avversi cerebrovascolari
(ictus e attacchi ischemici transitori). In particolare, sull'olanzapina
le informazioni di sicurezza provengono da un'analisi retrospettiva
integrata di 5 studi controllati con placebo, della durata di 6-12 settimane,
condotti su 1.662 pazienti anziani (età media 78 anni) affetti
da demenza di Alzheimer, vascolare e mista. Questi studi, oltre a non
dimostrare l'efficacia dell'olanzapina nel trattamento delle psicosi
e dei disturbi comportamentali, hanno rilevato una mortalità
2 volte superiore rispetto al placebo (rispettivamente 3,5% contro 1,5%).
La più alta incidenza di decessi non è risultata associata
alla dose di olanzapina (dose media giornaliera di 4,4 mg) o alla durata
del trattamento. Negli stessi studi clinici, gli eventi avversi cerebrovascolari
(es. ictus e TIA), alcuni dei quali fatali, hanno avuto una incidenza
3 volte superiore rispetto al placebo (1,3% contro 0,4%). Ricordo che la Quetiapina è presente nel Seroquel. Ho evidenziato in grassetto un passaggio.
Vale a dire che pare che lo Zyprexa non abbia efficacia nella cura dei
problemi legati alle psicosi. Nell'articolo, dell'Aprile 2004 (quindi, di poco più di quattro anni fa) si viene anche avvertiti che: In attesa che si faccia maggiore chiarezza e di indicazioni precise da parte del Ministero, appare prudente non iniziare nuovi piani terapeutici con gli atipici. Nei casi di nuova diagnosi, in assenza di controindicazioni (es. demenza a corpo di Lewy, parkinsonismo già evidente), si potrebbe tentare un trattamento con aloperidolo a basse dosi per un periodo limitato di tempo, mantenendo il paziente sotto stretto controllo. Nei pazienti in terapia con gli antipsicotici atipici, sospendere di colpo il trattamento può risultare pericoloso da un punto di vista clinico e difficilmente realizzabile sul piano organizzativo; la soluzione potrebbe essere quella di tentare una sospensione graduale nei pazienti che tornano al centro per un controllo o per un rinnovo del piano terapeutico, mantenendo nel frattempo un monitoraggio attento, con controlli più ravvicinati, tentando di sospendere il trattamento in caso di miglioramento clinico stabile. Come si vede, si suggerisce il non uso
di questi prodotti. Per quanto riguarda l'aloperidolo, si suggerisce
il suo uso a basso dosaggio. Mentre questo non viene fatto, spesso (so
di casi dove esso viene somministrato a oltre 5 mg. al giorno). Nel Risperdal (www.torrinomedica.it/farmaci/schedetecniche/risperdal.asp), però, le informazioni cliniche ai pazienti avvisano che: Risperdal dovrebbe essere somministrato con cautela in pazienti con malattie cardiovascolari (p.e. scompenso cardiaco, infarto miocardico, alterazioni della conduzione, disidratazione, ipovolemia o malattie cerebrovascolari), e il dosaggio dovrebbe essere gradualmente adattato come raccomandato. Non mi sembra che il rischio venga adeguatamente evidenziato! Viene, poi, detto tra gli effetti indesiderati, che, uno dei rischi possibili è: È stata anche riportata una modesta riduzione del numero dei neutrofili e/o trombociti. Solo modesta, mi viene da dire? Ma viene anche detto che, tra i rischi possibili, vi è: intossicazione da acqua dovuta o a polidipsia o alla sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiuretico (SIADH) Per chi non sapesse cosa è la
SIADH, può andare su: Insomma, un rischio non indifferente. Ma tra gli altri effetti appare anche la: sindrome neurolettica maligna (SNM) Questa Sindrome colpisce raramente (pare,
secondo il Sito www.oasiblu.com
- articolo a pagina: www.oasiblu.com/psicofarmaci/psicof04.htm
-, che colpisca dallo 02 al 2,4% dei casi,. Ma non è così
poco! Eì sempre 1 su 50 sino a i su 500!). Sempre qui appare
che è mortale nel 12 - 25% dei casi. Quindi, se va male, purtroppo,
un numero variabile da 1 su 200 ad 1 su 2000, che assume neurolettici,
finirà per morire di questa malattia. E' caratterizzata dalla presenza di movimenti
involontari (discinetici) a carico della muscolatura della bocca, delle
labbra e della lingua. Spesso possono essere colpiti anche i muscoli
degli arti e del tronco. Tali movimenti si attenuano o scompaiono durante
il sonno, mentre aumentano in condizioni di tensione emotiva. Sono movimenti
ripetuti e ritmati tipo: succhiare, baciare, piegare le labbra, soffiare,
masticare, protendere la lingua. Comuni sono anche i tic facciali e
le smorfie e si possono osservare movimenti incontrollati delle dita,
sbattere dei piedi ed altri movimenti insoliti. Tali effetti possono
essere molto visibili o anche solo percepibili da un occhio alienato.
Tale insieme di effetti è chiamato "discinesia tardiva"
perché può insorgere di solito dopo alcuni anni dall'
inizio del trattamento (nel 20-55% di persone trattate per più
di due anni), tuttavia vi sono casi di insorgenza molto precoce (alcuni
mesi dopo l'inizio del trattamento) e può insorgere anche dopo
la sospensione del trattamento (discinesia da sospensione). E i trattamenti prolungati sono all'ordine del giorno, perché, come sempre appare sull'articolo citato: I neurolettici agiscono solo sui sintomi ma non hanno efficacia sulla causa del disturbo (reale o presunto che sia), inoltre quasi tutti possono provocare come "effetto collaterale" ciò contro cui sono somministrati (ad esempio, l'incremento di sintomi come le allucinazioni). Questo fenomeno è noto col nome di effetto paradosso. Questo è perfettamente nell'Ottica
di una parte della Medicina odierna. Vale a dire, nessuna ricerca delle
cause di una situazione, ma semplicemente farmaci per "tenerla
sotto controllo". Il rischio diabete è un altro
problema non indifferente. Nel citato all'inizio articolo su Progetto Diabete appare che: il diabete era diagnosticato nel 15,5% di schizofrenici trattati con clozapina, nell'11% di quelli trattati con olanzapina e nel 6% di quelli trattati con risperidone. Sembra un numero enorme. Nello Zyprexa
(Olanzapina) il rischio Diabete è addirittura dell'11%. Vale
a dire che, su 10 pazienti trattati con questo Farmaco, almeno uno si
troverà diabetico! Nella Clozapina, addirittura, il rischio è
oltre il 15%. Vale a dire che su 150 pazienti trattati con il farmaco
(Leponex) oltre 10 saranno diabetici. Nel giugno del 2001 la CADRMP Canadian Adverse Drug Reaction Monitoring Program ha ricevuto 37 reports di sospetti disordini del metabolismo del glucosio associato all'uso di clozapina, olanzapina, quetiapina e risperidone. In 17 dei 37 casi pervenuti, la disfunzione metabolica si era verificata entro 5 mesi dall'inizio del trattamento. Quindi, il rischio di questi farmaci è forte anche in trattamenti piuttosto brevi. Ancora si dice che: Dei 35 reports in cui si era avuta l'iperglicemia, in 4 casi era invece la prima manifestazione della patologia Il rischio diabetico appare quindi molto alto. Ma tuttavia, occorre anche precisare che: Il diabete indotto dagli antipsicotici atipici può essere attribuito a fattori multipli, il meccanismo d'azione rimane al momento poco chiaro. In attesa di "Chiarirlo", tuttavia, questi farmaci si vendono regolarmente, e sono ampiamente prescritti! Sul tema si vedano anche gli articoli
su: In uno di questi La Quetiapina (Seroquel) è un farmaco antipsicotico, che trova indicazione nel trattamento della schizofrenia e degli episodi maniacali associati al disturbo bipolare I. L’FDA ha approvato nuovi dati di efficacia riguardo alla Quetiapina nel trattamento degli episodi maniacali nei pazienti con disturbo bipolare di tipo 1. Studi clinici hanno dimostrato che dopo 12 settimane, circa 2/3 dei pazienti che hanno assunto la Quetiapina hanno raggiunto la remissione della malattia.
Il "Caso Zyprexa" è uno dei più eclatanti. Il prodotto appare chiaramente causare effetti come il diabete e l'iperglicemia, oltre che l'obesità. Su: www.laleva.org/it/2007/02/e_scoppiato_il_caso_zyprexa_uccide.html possiamo leggere che L’Olanzapina, immessa nel mercato nel 1996 con il nome commerciale o Zyprexa , è uno psicofarmaco neurolettico molto utilizzato in psichiatria, spesso spacciato per un farmaco «miracoloso» con pochi effetti collaterali. La verità emersa da questa inchiesta negli USA è che invece causa dei gravissimi effetti collaterali, tra cui l’obesità e l’innalzamento della glicemia, entrambe cause del diabete. Dalle migliaia di documenti occultati dalla Eli Lilly emerge che, la farmaceutica produttrice non solo era consapevole di questi rischi associati allo Zyprexa, ma si adoperò al fine di assicurare l’occultamento di tutte le ricerche compromettenti, al fine di non pregiudicare la commercializzazione di quello che è oggi il farmaco più venduto dalla Eli Lilly, un business che nel solo 2006 ha superato i 4 miliardi di dollari annui. È stimato che 2 milioni di persone al mondo assumono regolarmente lo Zyprexa. Queste notizie si commentano da sole. Il farmaco appare essere davvero pericoloso, per i sintomi che può provocare. Ancora, si legge che: L’Associazione per il Diabete Americana ha dichiarato che lo Zyprexa è il farmaco psichiatrico più a rischio in assoluto di causare il diabete. Ted Chabasinksi ha dichiarato in tribunale “Nonostante si tratti di una causa civile, ciò che questa documentazione dimostra è che ci troviamo di fronte ad un atteggiamento CRIMINALE da parte dei dirigenti della Lilly. Mentendo circa i reali effetti dello Zyprexa, ed occultandoli, hanno optato per una linea d’azione che sapevano avrebbe portato alla lesione ed alla morte di migliaia di persone…” La casa farmaceutica Eli Lilly sta esercitando pressione legale per oscurare il sito di MindFreedom International e altri siti antipsichiatrici, accusandoli di divulgare il materiale che è oggetto del processo. Vi invitiamo quindi a visitare il sito di MindFreedom International all’indirizzo: www.mindfreedom.org. Qui si va chiaramente ad ostacolare la
verità e la conoscenza. E questo dimostra già quello che
scrivevo ieri: la Legge non è con i deboli ma con i potenti,
la Legge è con le Caste e gli Ordini Professionali. Oltre al Sito di Mind Freedom, vi indoco
anche http://psychrights.org.
Un Sito sui Diritti Umani in termini di Psichiatria, tra i più
attivi nel denunciare il "Caso Zyprexa". High lipid levels (fats in the blood).
People taking ZYPREXA should have lipid level tests, including triglyceride
and cholesterol levels, at the beginning of treatment and have follow-up
tests during treatment. Solo nella sezione dedicata ai Medici,
che a differenza che nei Siti Italiani è comunque accessibile
a tutti (Basta cliccare su "Sono un Medico e voglio proseguire".
E ti si apre la pagina con tutte le informazioni del caso. Nessuno ti
chiede se lo sei! Fortunatamente sui Siti Internazionali l'Informazione
è un diritto di tutti e non soltanto per qualche "Casta
Professionale"!) si va a parlare anche dei rischi di iperglicemia.
Ma in modo non del tutto chiaro. Prima si dice che i rischi sono inconsistenti,
ma poi si afferma che occorrono controlli in pazienti a rischio e con
elevati livelli glicemici. Insomma: c'è davvero da stupire. Per un problema, magari, risolubile in modo ben più indolore! Magari, la schizofrenia è soltanto una Mancanza di Qualcosa. Magari basta reintegrare un sale, o rafforzare il Sistema Immunitario, per vederla dissolvere come neve al sole. Magari. Ma occorre sapere per evitare
di incorrere nelle maglie di una Medicina, che, se spesso salva, molte
volte davvero "Uccide".
Un saluto con un grande Oceano di Consapevolezza e Gioia, che vi aiuti a capire che "Un'alternativa è sempre possibile". Sergio Ragaini (Meicina e cultura)
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