Cure ormonali e pillola anticoncezionale - sono cancerogeni!


Anche se sarebbe confortante pensare che il fatto di vivere nel 21° secolo abbia garantito una più illuminata considerazione della fisiologia femminile, scmbrerebbe che ci toccherà aspettare ancora uno o due secoli perché infine si giunga a tale importante traguardo. La medicina moderna, quando si tratta di comprendere e riconoscere le meraviglie della fisiologia femminile, avanza a passo di lumaca.
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Riassunto dell'articolo apparso sul n. 47 di Nexus Italia www.nexusitalia.com
Autore: Sherrill Sellman (2002) www.ssellman.com

Le terapie di sostituzione ormonale (dette "HRT")
L'intricato e assai complesso sistema riproduttivo femminile, che ha attraversato centinaia di migliaia di anni di raffinato perfezionamento evolutivo, ora è stato dichiarato obsoleto. Come fosse un grande mago, ora la scienza medica professa la giustificazione logica e le modalità per far scomparire le mestruazioni per sempre! La soluzione è semplice: somministrare costantemente a tutte le donne una pillola contraccettiva a basso dosaggio. Davvero un bel progresso!

L'opinione che i periodi mestruali siano una malattia - o quantomeno un processo fisiologico assolutamente non sicuro, non dimostrato né bene accetto - sembra riflettere una tendenza in aumento fra i membri della confraternita medica, i quali promuovono nuovi sviluppi scientifici che possono presumibilmente liberare le donne dalle mestruazioni, loro eterna debilitazione.

Questa teoria, proposta dal docente di ginecologia Dr. Coutinho (1), vede molti medici e ricercatori decantare il fatto che non vi è motivo per cui le donne non possano optare per una minore quantità di periodi mestruali estendendo l'uso della pillola. Che sia per alleviare problemi di salute quali emicranie o per eliminare i disagi, le manfrine e i costi del ciclo mestruale, adesso si può assumere la pillola per 84 giorni di fila, seguiti da un'interruzione di sette giorni; in questo modo, le donne avranno soltanto quattro cicli all'anno.

Il Dr. Coutinho sostiene che le emorragie mensili non rappresentano lo stato "naturale" delle donne e che di fatto le mestruazioni le mettono a rischio di diverse affezioni di varia gravità. L'autore afferma che anche se le mestruazioni possono avere una rilevanza di carattere culturale, esse non hanno senso sotto il profilo medico, e asserisce che in epoca preistorica le donne avevano meno di 160 periodi mestruali in tutta la loro vita (la mente vacilla al pensiero della rigorosità del metodo scientifico utilizzato nella ricerca in questione).

Pertanto, la scienza moderna, invece di considerare gli squilibri ormonali come aberrazioni determinate dai molti eccessi della vita moderna, ha convinto le donne che il problema di fondo è costituito dalle mestruazioni in sé stesse. Che i naturali cicli riproduttivi sono pericolosi e patogeni e che devono essere curati; alle donne viene anche detto che il loro apparato riproduttivo è diventato un nemico nonché la causa principale dei loro problemi fisici e scompigli emotivi. La soluzione: bloccarlo. Il metodo: ormoni steroidi.

In poche parole, l'opera del Dr. Coutinho suggerisce che dal punto di vista medico la "cura" più avanzata per le mestruazioni dovrebbe essere la loro totale cessazione in tutte le donne in età riproduttiva; la corretta terminologia medica è castrazione chimica.

I pericoli delle cure di sostituzione ormonale
I pericoli delle cure di sostituzione ormonale sono emersi nel luglio del 2002, quando il più prestigioso studio condotto in materia ha scoperto che gli ormoni steroidi, gli estrogeni e le progestine sintetiche provocano cancro al seno, colpi apoplettici e coaguli sanguigni. Da allora queste cure ed i profitti derivanti dai loro farmaci stanno colando a picco.

La vera lezione da trarre dallo studio in questione è che per oltre 40 anni le donne in menopausa sono di fatto state le cavie inconsapevoli che hanno sperimentato sul proprio corpo pericolosi farmaci ormonali, i quali hanno fatto guadagnare alle industrie farmaceutiche profitti senza precedenti. Il mondo è rimasto sconvolto dagli esiti dello studio, e milioni di donne infuriate hanno rifiutato questo tipo di cure.

Le donne e molti medici erano stati astutamente indotti a credere che la menopausa fosse una endocrinopatia - una malattia determinata dalla carenza di estrogeni; alle donne, poi, è stato ulteriormente consigliato di doversi tutelare da tale innato errore di progettazione dello schema naturale - il totale declino e disintegrazione della loro salute ormonale nonché delle relative prerogative - con ormoni steroidi tossici e non testati.

Infine la follia della medicalizzazione delle donne in menopausa è stata svelata. Sfortunatamente, I'utilizzo di ormoni steroidi e di altri farmaci pericolosi e non testati continua tuttora; questa volta, tuttavia, la confraternita medica e le industrie farmaceutiche hanno infatti concentrato l'attenzione sulle donne in giovane età.

I pericoli della pillola anticoncenzionale
Molti genitori sono stati indotti a credere che la pillola fosse la soluzione ai dolori mestruali, all'acne, all'endometriosi ed alle cisti ovariche delle loro figlie, tuttavia la realtà è che questo trattamento cancerogeno non farà altro che compromettere ulteriormente la salute delle adolescenti.

Si è colpevolmente trascurato il fatto che la terapia di sostituzione ormonale e le pillole anticoncezionali sono preparate con i medesimi ingredienti: estrogeni e progestine. La differenza principale? La pillola presenta quantitativi più elevati di queste sostanze tossiche, cancerogene e che alterano la fisiologia.

Con l'arrivo della pillola continuativa a basso dosaggio, gli ordinari cicli mestruali sono ora facile preda delle cure farmacologiche. Tale situazione fa grande presa sulle giovani, le quali sono state indotte a credere che il ciclo mestruale sia davvero una maledizione, per non dire un dannato impiccio. Diete povere sotto il profilo nutrizionale, tensioni e tossine ambientali - le vere colpevoli delle irregolarità del ciclo mestruale e degli squilibri ormonali - sono state bellamente ignorate dai medici. Perché allora non utilizzare una rapida soluzione per bloccare l'intero sistema?

Tenendo presente le recenti rivelazioni sulle cure ormonali, la prescrizione di massa della pillola continuativa a basso dosaggio- in assenza di qualsiasi studio a lungo termine - costituisce un pericoloso esperimento condotto sulla pelle delle donne in giovane età. Sarebbe comunque inutile spendere milioni di dollari per il summenzionato studio, poiché esistono già prove schiaccianti di quanto gravemente la pillola compromette la salute delle giovani.

Aspetti sconvolgenti della pillola
Sin dal 1960, quando la FDA (Ente statunitense preposto al controllo alimentare e farmaceutico, ndt) la approvò a scopo contraccettivo, la pillola è stata uno dei metodi più popolari per, appunto, la contraccezione. Tuttavia in anni recenti, analogamente agli impieghi incongrui della HRT, a ragazze e donnein giovane età i contraccettivi orali sono stati prescritti in misura sempre maggiore per scopi che non avevano nulla a che fare con la contraccezione in sé.

La confraternita medica ha propagandato la pillola come uno dei farmaci preventivi più efficaci esistenti in commercio. Ma le cose stanno veramente così?

Nel dicembre del 2002, il governo federale statunitense ha pubblicato la l0° edizione del suo biennale Rapporto sugli Agenti Cancerogeni, commissionato dal Congresso come mezzo tramite il quale il governo aiuta la cittadinanza a tenersi informata sulle sostanze o i tipi di esposizione noti per provocare l'insorgenza del cancro negli esseri umani.

Alla lista degli agenti cancerogeni "conosciuti" erano stati aggiunti tutti gli estrogeni steroidi impiegati nella terapia di sostituzione degli estrogeni e nei contraccettivi orali (2). Non è possibile esagerare la gravità di questa scoperta: ora è stato provato, inequivocabilmente, che tutti gli estrogeni provocano il cancro!

A peggiorare ulteriormente la situazione, già nel 1997 l'Istituto Nazionale delle Scienze per la Salute Ambientale aveva elencato come accertati elementi cancerogeni il noretisterone, la progestina più comune nei contraccettivi orali a combinazione progestina-estrogeno, nonché altre progestine sintetiche utilizzate per iniezioni ed impianti (3).

Non vi è dubbio che i medici considerino la pillola la migliore soluzione per una lunga lista di problemi ormonali delle giovani. Attualmente esiste una pletora di opzioni: pillola combinata a basso dosaggio composta da estrogeni e progestina; mini-pillola a base di sola progestina; impianto triennale o iniezione.

La pillola, andando molto aldiià della sua iniziale finalità di farmaco contraccettivo per un utilizzo di breve termine, è diventata la prediletta del mondo medico dapprima per curare pressoché tutti i problemi ormonali una ragazza dovesse trovarsi ad affrontare e, in seguito, alcuni specifici. Al giorno d'oggi la pillola viene prescritta per aiutare le adolescenti a contrastare l'acne, "regolare" il proprio ciclo, eliminare i periodi dolorosi e curare PMS, endometriosi, emicranie, cisti ovariche e ovaie policistiche; adesso si prescrive la pillola persino per curare l'acne di ragazzine di soli tredici anni di età.

La confraternita medica ha propagandato la pillola come uno dei farmaci preventivi più efficaci e potenti in commercio. Ma le cose stanno davvero così?

Nel dicembre del 2002, il governo federale statunitense ha pubblicato la l0° edizione del suo biennale "Rapporto sugli Agenti Cancerogeni", commissionato dal Congresso come mezzo tramite il quale il governo aiuta la cittadinanza a tenersi informata sulle sostanze o i tipi di esposizione noti per provocare l'insorgenza del cancro negli esseri umani. Alla lista degli agenti cancerogeni "conosciuti" erano stati aggiunti tutti gli estrogeni steroidi impiegati nella terapia di sostituzione degli estrogeni e nei contraccettivi orali.fi Non èpossibile esagerare la gravità di questa scoperta: ora è stato provato, inequivocabilmente, che tutti gli estrogeni provocano il cancro!

A peggiorare ulteriormente la situazione, già nel 1997 l'Istituto Nazionale delle Scienze per la Salute Ambientale aveva elencato come accertati elementi cancerogeni il noretisterone, la progestina più comune nei contraccettivi orali a combinazione progestina-estrogeno, nonché altre progestine sintetiche utilizzate per iniezioni ed impianti (3).

Ritenere che le "Donne godono di migliore salute se assumono la pillola" è indice di arroganza oppure solo di crassa ignoranza? Il fatto è che gli ingredienti della pillola, quale che sia la sua formula, sono noti agenti cancerogeni. Com'è possibile che un qualsivoglia farmaco cancerogeno sia ritenuto di ausilio per un buono stato di salute?

Che genere di tumori provocano questi ormoni? Alcuni studi hanno messo in relazione estrogeni e progestine con cancro al seno, ovarico, endometriale, cervicale, della pelle, del cervello e ai polmoni.

Ormai si riconosce che questi ormoni steroidi, lungi dall'essere sicuri e privi di rischi, in realtà sono farmaci pericolosi e potenzialmente letali che causano grave nocumento alle donne. Nel loro complesso le donne che assumono la pillola contraccettiva sanno ben poco dei pericolosi ingredienti che stanno introducendo nel loro organismo, né sono a conoscenza dei potenziali effetti collaterali.

L'invenzione di un disturbo tutto nuovo
Sfortunatamente, nell'agenda delle industrie farmaceutiche non vi è soltanto il tentativo di eliminare il ciclo mestruale; vi è un altro modo tramite il quale vendere farmaci e rendere patologico il ciclo delle giovani.

Il colosso farmaceutico Eli Lilly sta promuovendo il suo nuovo farmaco, il Sarafem, come una miracolosa pillola per le donne che soffrono di un inedito "disturbo mentale", denominato "disturbo disforico premestruale" (PMDD).

Ne avete mai sentito parlare? No? Nessuna meraviglia, dato che è stato inventato come disturbo psichiatrico soltanto tre anni fa. Il PMDD, questo "disturbo mentale" che la American Psychiatric Association (APA) non ha ancora accettato in quanto disturbo mentale ufficialmente riconosciuto, è nondimeno elencato nell'appendice del Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders della stessa APA - il DSM-IV, ovvero la bibbia delle malattie mentali.

il PMDD (disturbo disforico premestruale) è, in realtà, la nuova e perfezionata versione della "sindrome premestruale" (PMS) che, si vol dare ad intendere. colpisce il 3-10% di tutte le donne in età mestruale. Il fatto che il PMDD sia elencato solo nell'appendice del manuale diagnostico riflette la volontà dell'APA di svolgere ulteriori ricerche prima di accettarlo come disturbo mentale comprovato: ciononostante, esso viene energicamente curato.

Affinché le venga diagnosticato il PMDD, una donna deve presentare cinque o più sintomi. Si dice che questo disturbo mentale, ancora non ufficialmente riconosciuto, sia caratterizzato dai seguenti sintomi: depressione; ansia; diminuzione dell'interesse per attività di vario tipo; sensazioni di tristezza, disperazione, scarsa considerazione di sé, tensione, ansia o di essere "limite"; costante irritabilità; rabbia; aumento dei conflitti interpersonali; sensazione di affaticamento, letargia o mancanza di energia; rilevanti variazioni dell'appetito; sensazione personale di essere sopraffatte o fuori controllo; sintomi fisici quali gonfiori, ingrossamenti o fragilità del seno.

Prima che si possa diagnosticare il PMDD, si consiglia che una donna annoti i propri sintomi per un periodo di almeno due mesi.

Nella sua campagna pubblicitaria, la Eli Lilly riferisce che attualmente "i medici sono in grado di curare il PMDD con una graziosa pillola di colore rosa-e-lavanda denominata Sarafem, che rappresenta il primo ed unico rimedio medico contro il PMDD.

L'opuscolo pubblicitario dichiara inoltre che il Sarafem contiene cloridrato di fluoxetina, lo stesso principio attivo presente nel Prozac (4). Non è certo un caso che l'anno in cui il Sarafem è stato elencato come unico farmaco approvato per questo nuovo "disturbo mentale" femminile sia coinciso - guarda un po' - con l'anno in cui è scaduto il brevetto del Prozac!

Allora, chi ci guadagna? Gli OB-GYNs (Associazione di Ostetricia e Ginecologia, Ndt), ai quali la Eli Lilly sta puntando come esclusivi prescrittori - e, naturalmente, la stessa Eli Lilly. Chi ci rimette? Le giovani.

Ed ora, ecco altri due farmaci che sono stati recentemente approvati per curare il PMDD. Si tratta dei farmaci antidepressivi Zoloft e Paxil; con questi altri due attori supplementari sulla scena del mercato del PMDD, aspettatevi di vedere in televisione e sulle riviste molti più spot che informano aggressivamente il pubblico su "questa inedita grave malattia.

Le donne, per l'ennesima volta, vengono manipolate, fuorviate e maltrattate allo scopo di riempire le casseforti delle industrie farmaceutiche.

Un accorato avvertimento su Prozac, Paxil e Zoloft
Alcuni ricercatori della Divisione di Oncologia Preventiva di Toronto, in Canada, hanno riportato l'avanzamento di tumori maligni in roditori cui erano stati somministrati, in dosi clinicamente rilevanti, farmaci antidepressivi.

I farmaci in questione si legano ai recettori di regolazione della crescita interni alle cellule, associati ai siti agglomeranti anti-estrogeni; una volta somministrati a ratti imbottiti di agenti cancerogeni noti, gli animali hanno sviluppato tumori al torace in tempi abbreviatl. Rispetto al gruppo di controllo, nei ratti cui erano stati somministrati gli antidepressivi la frequenza dei tumori risultava più che raddoppiata (5).

Il gruppo di ricerca canadese ha inoltre rilevato che nelle donne che facevano uso di Paxil il rischio di cancro al seno aumentava di ben sette volte! (6).

Altri studi hanno indicato che il Prozac non solo promuove l'insorgenza di tumori, ma determina anche la proliferazione di cellule mahgne bloccando l'innata capacità dell'organismo di eliminare le cellule tumorali. Vi sono crescenti riscontri del fatto che questi farmaci possono provocare cancro al seno ed altre forme di cancro come quello del cervello (7).

Allan Steingart, assistente universitario di psichiatria presso l'Università di Toronto, ha diramato anche un altro avvertimento: gli SSRI (Inibitori selettivi della Ricaptazione della Serotinina), tra cui Prozac, Zoloft e Paxilil, sono disgregatori endocrini che possono alterare i livelli di estrogeni; gli effetti collaterali comprendono variazioni della densità del seno, lattazione in donne non gravide e disfunzioni sessuali (8).

A questi farmaci sono poi associati infausti effetti collaterali di lungo termine i quali, secondo il Dr. Joseph Glenmullen, psichiatra in forza ai Servizi Sanitari della Harvard ~Iniversity ed autore di Prozac Backlash, comprendono: disturbi neurologici quali deformanti tic facciali e dell'intero organismo, possibili indici di danni cerebrali; disfunzioni sessuali che interessano fino al 60% di coloro che ne fanno uso; debilitanti sintomi da astinenza, fra cui allucinazioni visive; sensazioni tipo scosse elettriche nel cervello; vertigini. nausea, ansia (9).

Gli SSRI - Prozac, Zoloft e Paxil - possiedono un'altra caratterisbca: la capacità di trasformare persone normali in furiosi assassini con tendenze suicide. Tre anni prima che il Prozac conseguisse l'approvazione della FDA, verso la fine del 1987, l'equivalente tedesco della FDA pose riserve talmente serie sulla sicurezza di tale farmaco che si rifiutò di autorizzarlo come antidepressivo.

La ragione era che gli studi della Eli Lilly indicavano che pazienti precedentemente privi di tendenze suicide, i quali avevano assunto il farmaco, presentavano un tasso di suicidi e tentati suicidi cinque volte superiore rispetto a quelli curati con gli antidepressivi tradizionali e di tre volte superiore rispetto a quelli che assumevano farmaci placebo.

Le cifre della Eli Lilly indicavano che dei pazienti precedentemente privi di tendenze suicide e che avevano assunto il farmaco in iniziali test clinici, uno su 100 sviluppava una grave forma di ansia ed agitazione denominata "akathisia" che, nel corso degli studi. indusse i pazienti in questione a suicidarsi o a tentare di farlo (10).

Il Dr. Peter Breggin, eminente psichiatra ed autore di Toxic Psychiatry: Talking Back to Prozac, ha affermato: "Non ho alcun dubbio che il Prozac possa provocare o contribuire a violenza e suicidi. Sono stato testimone di molti casi. In un recente test, il sei per cento dei bambini trattati con Prozac sono diventati psicotici, e molte psicosi possono condurre alla violenza." (11).

Ciononostante, il 3 gennaio del 2003 la FDA ha autorizzato l'uso del Prozac per lenire la depressione in bambini e ragazzi di età compresa fra i sette e i diciassette anni; lo ha autorizzato anche per bambini affetti da disturbi compulsivi-ossessivi. Gli psichiatri statunitensi ed australiani prescrivono già da tempo ai loro giovani pazienti il più noto antidepressivo al mondo (e analoghi farmaci della concorrenza). L'inclusione richiesta dalla FDA - nell'etichetta del Prozac di informazioni specifiche sui bambini significa che molti più medici, quindi non solo gli specialisti degli stati depressivi, potranno prescriverlo. Negli USA qualcosa come il 2,5% dei bambini e l'8% degli adolescenti soffrono di depressione (12).

Quali catastrofi ci aspettano a seguito di queste tendenze?
Dobbiamo aspettarci di ritrovarci di fronte a titoli di notiziari relativi a bambini in preda a furia omicida e che, oltre a togliere la vita ad altri, la toglieranno anche a sé stessi? D'altronde è già venuto alla luce che la maggioranza di coloro che hanno commesso stragi nelle scuole statunitensi assumevano SSRI.

La crescente incidenza di stati depressivi ed ansia nelle ragazze significa che verranno compilate ancora più prescrizioni di SSRI. Dato che la depressione èanche un effetto collaterale degli squilibri ormonali, nonché della pillola, le adolescenti si ritrovano semprc più intrappolate in una sorta di "Comma 22" (dal celebre romanzo di Joseph Heller, Ndt). Quante delle ragazze e giovani cui verrà diagnosticato il PMDD (Distrubo DIsforico Premestruale) e quindi prescritto il Prozac/Sarafem, o uno dei molti altri SSRI, si ritroverà, un giorno, di fronte ad una diagnosi di cancro al seno?

Riferimenti Bibliografici
* 1. Coutinho, Elsimar M. e Segal, Sheldon J., Is Menstruation Obsolete?.
Oxford University Press, USA, 1999.
* 2. National Toxicology Program, Report on Carcinogens.
Decima Edizione, http://ntp-server.niehs.nih.gov
* 3. Sito web http://ntp-server.niehs.nih.gov/ htdocs/8 RoC/RAC/Norethisterone.html
* 4. Spartos, Carla, Sarafem Nation.
The Village Voice, 6-10 diccmbre 2000.
* 5. Brandes L.J., Arron R.J., Bogdanovic R.P., Tong J., Zsaborniak C.L.F., Hogg G.R., Warrington R., Fang W., La Bella F.S., Stimulation of malignant growth in rodents by antidepressent drugs at clinically relevant doses".
Cancer Res 1992;52 (13):3796-3800.
* 6. New England Journal of Medicine, vol. 342, 29 giugno 2000, p. 2003.
* 7. Thompson, T., The Wizard of Prozac.
Washington Post, 11 novembre 1993.
* 8. Am J Epidemiology, 15 maggio 2000;151(10); 951-57.
* 9. Vedere http://www.mercola.com/2000/apr9/prozac_backlash.htm
* 10. Garnett, Leah R., Prozac Revisited.
Boston Globe. 5 luglio 2000
* 11. Rappaport, John, School Violence: The Psychiatric Drugs Connection.
NEXUS nr. 26.
* 12. Sito Web "FDA" http://www.fda.gov/hbs/ topics/ANSWERS/2003/ANS01187.html

A proposito dell'Autrice:

Sherrill Sellman è l'autrice del best-seller Hormone Heresy: What Women Must Know About Their Hormones. Il suo nuovo libro, Mothers: Prevent Your Daugliters From Cetting Breast Cancer, è stato pubblicato nell'aprile del 2003.

Sherrill è una regolare collaboratrice di NEXUS; i suoi articoli sulla pillola e sulla HRT sono stati pubblicati rispettivamente sui numeri 13. 14 e 40. Può essere contattata tramite il suo sito web, http://www.sselman.com